La Giostra sfida il Covid e va in scena una grande iniziativa
“Una Quintana vinta da tutta la città, i quintanari hanno dimostrato equilibrio e di essere una grande famiglia e come tale capace di fare grandi imprese”. Il presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli, chiude così una Giostra della Sfida, probabilmente l’unica del 2020, che ha portato i folignati a sfidare il Covid e a vincere. E così i festeggiamenti per il 13esimo palio del Cassero, il quarto portato da Luca Innocenzi che di vittorie a Foligno ne ha conquistate otto, passa quasi in secondo piano.
Il Campo de li Giochi si è presentato blindato e il sistema di sicurezza adottato mastodontico, tale da non lasciare nulla al caso. E così tutto va per il meglio e i rionali, tranne nell’occasione di un piccolo parapiglia subito risolto, si dimostrano responsabili e rispettosi.
Innocenzi e la dedica alla sorella
Luca Innocenzi è uno abituato alla vittoria, ma l’emozione di una Quintana di questo tipo non è secondaria: “Ho regalato a Guitto la quinta vittoria, come un cavallo del calibro di Bolero. Un animale con delle potenzialità che stiamo sfruttando al meglio“. E la dedica: “A mia sorella, che non è stata tanto bene, e a Rita (la moglie di uno dello staff“. Da Innocenzi anche il ringraziamento all’Ente: “Senza di loro non saremmo qui”. Contento il padre Roberto: “Abbiamo lavorato in una situazione difficile, ma mio figlio è un grande” e l’ex priore Giorgio Recchioni: “E’ la giusta conclusione”.
Il priore
Fabio Serafini è contento: “Un palio che il rione si merita in tutte le sue componenti, come il cavaliere che ha tenuto alta l’asticella. La dedica va ai Rionali e il ringraziamento ai priori, che hanno dimostrato un’unità d’intenti per portare avanti la manifestazione. All’inizio ho detto che l’appetito vien mangiando, ma io ho ancora fame. Avere Luca per noi è un privilegio”.
La gara
Luca Innocenzi, in sella al suo Guitto, conducono tutte e tre le tornate senza sbavature, insidiati solo dal Pugilli e poi dal Giotti. Ma la classifica finale parla da sola: il Pertinace del Cassero chiude a 2’40”84. Secondo il Generoso del Rione la Mora, Mattia Zannori in sella a Macchia d’olio, che chiude con 2’41” 22, seguito dall’Animoso del Giotti, Daniele Scarponi in sella ad Annaurora, che corrono le tre tornate con 2’42”89. Chiude quarto il Contrastanga e il Furente Alessandro Candelori a 2’44”57. Quinto l’Ammanniti a 2’45”48. Importante la presenza, tra i primi cinque di tre giovani come Finestra, Candelori e Zannori.