C’è anche l’ipotesi di reato per frode sportiva nell’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Spoleto per la morte del purosangue Wind of Passion, il cavallo del rione Giotti caduto sulla pista del Campo de li Giochi nel corso della Giostra della Quintana della Sfida di sabato 17 giugno, e poi deceduto il giorno successivo nella clinica veterinaria di Perugia a seguito di arresto cardiaco.
Gli avvisi di garanzia era già stati inviati ad undici persone, con per l’ipotesi di reato di maltrattamento di animali: il presidente dell’Ente Giostra della Quintana Domenico Metelli; Lucio Cacace, presidente della commissione tecnica dell’Ente Giostra; Marco Pepe, presidente della commissione veterinaria; Francesco Carlini, responsabile del percorso; Rodolfo Gialletti e Gianmario Corsalini, componenti della commissione veterinaria; Maria Teresa Ferretti, responsabile dei servizi veterinari Asl di Foligno; Francesco Pandolfi, veterinario Asl; Marco Terzarede, priore del rione Giotti; Massimo Elisei, veterinario del rione; Tomas Luzi, responsabile tecnico del rione Giotti.
Ora la questione si sposta dal piano giudiziario a quello tecnico: la Procura della Repubblica di Spoleto ha conferito l’incarico al professor Marco Montana, medico legale veterinario e tossicologico, per accertare le cause della morte di Wind of Passion. I destinatari degli avvisi di garanzia indicheranno legali ed ovviamente periti di parte, per gli accertamenti irripetibili previsti. Così come le associazione che hanno chiesto di costituirsi parte civile: Enpa, Movimento Animalista guidato dalla parlamentare On. Michela Vittoria Brambilla e Leidaaa, associazione quest’ultima che aveva già chiesto ed ottenuto un incontro con i vertici dell’Ente Giostra, poi saltato causa assenza del presidente della stessa.
Gli esposti presentati dalle associazioni animalisti sono stati affidati all’avvocato Claudia Ricci del Foro di Roma mentre il presidente dell’Ente Giostra, Domenico Metelli, ha scelto di incaricare l’avvocato Raffaele Potalivo.