di Paolo Proietti (*)
Alcune notizie apparse sulla stampa locale in merito al punto nascita di Spoleto, mi hanno convinto ad intervenire seppure non è mia abitudine confondere gli aspetti privati della mia vita con le vicende legate al mio mandato politico di assessore. Sono sempre più colpito da coloro che esprimono pensieri limitati al “tutto va male” gettando discredito sulla qualità e la consistenza di molti servizi che questa città può vantarsi di avere.
Ciò che maggiormente mi preoccupa è il riflesso che tali prese di posizione hanno nei confronti di concittadini che, leggendo la notizia, spesso sono tratti in inganno perché non conoscono direttamente le reali situazioni e fatti. A chi parla di immobilismo, a chi parla di futuro oramai segnato, a quelli del “tanto vedrai che andrà così”, il mio consiglio è quello di avere il buon senso di verificare ed approfondire sempre tutti gli aspetti che riguardano le singole questioni.
Questa amministrazione, per la prima volta, ha avuto la forza e l’autorevolezza di aprire un tavolo di confronto tecnico-politico sulla sanità con la ASL3 e con la Regione rappresentata direttamente dalla Presidente Marini e con tutti gli esponenti politici regionali e locali. Un grande lavoro bi-partisan è stato portato avanti con impegni puntualmente assolti da parte della Regione. Già da qualche settimana il dott. Damiani viene regolarmente a Spoleto per organizzare il reparto di ostetricia e ginecologia dove prenderà servizio, come primario, dal primo ottobre, insieme ad altri tre dirigenti di primo livello.
Questa operazione di potenziamento credo che difficilmente possa trovare eguali nel resto d’Italia ed ha l’ambizione di superare in breve tempo gli obiettivi fissati dal ministro Fazio. Tutto questo è perfettamente in linea con quanto dichiarato pubblicamente dalla Presidente Marini circa il rafforzamento del punto nascita di Spoleto il quale “non è messo in discussione”. La politica lavora e lavora bene solo se messa in condizioni di farlo. Contro i personalismi e le posizioni spregiudicate di parte, contro il vezzo del pettegolezzo, contro la strumentalizzazione a prescindere e contro il perenne senso di impotenza di alcuni, c’è poco da fare, se non tacere e lasciare che parlino i fatti.
Sono padre da poco più di una settimana, né a me né a mia moglie è mai balenata l’idea di far nascere nostra figlia in un’altra città. A causa di un parto prematuro ho praticamente vissuto per 10 giorni in ospedale potendo constatare personalmente la professionalità e l’umanità del personale medico-sanitario dei reparti di ostetricia, ginecologia e pediatria ai quali vanno i miei più sentiti ringraziamenti ed apprezzamenti.
È innegabile che esistono situazioni complesse e difficili che riguardano la nostra città, ma per affrontarle sono convinto che le scelte risolute hanno bisogno di più unità sugli interessi della comunità e più umiltà da parte di tutti. Per favore non continuiamo a “farci del male da soli”.
(*) Assessore Comune di Spoleto