Presentato il programma del 47° Festival delle Nazioni - Tuttoggi.info

Presentato il programma del 47° Festival delle Nazioni

Davide Baccarini

Presentato il programma del 47° Festival delle Nazioni

Nel Salone d’Onore di Palazzo Donini a Perugia annunciati gli appuntamenti dell'edizione dedicata all’Armenia
Ven, 30/05/2014 - 13:25

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Musica sinfonica e da camera, popolare e colta, sacra e profana, corale e curativa, inni medioevali e composizioni in prima esecuzione assoluta: c’è tutto nei 14 appuntamenti del cartellone principale della 47° edizione del Festival delle Nazioni di Città di Castello, che dal 27 agosto al 6 settembre 2014 porterà in Altotevere la cultura musicale dell’Armenia, nazione ospite del 2014. Un viaggio musicale nella “terra delle pietre urlanti”, così definita dal poeta russo Osip Mandel’štam, che vedrà protagonisti artisti d’eccezione. La kermesse musicale è stata presentata nella mattinata di venerdì 30 maggio nel Salone d’Onore di Palazzo Donini a Perugia, alla presenza del presidente del Festival delle Nazioni Giuliano Giubilei, del direttore artistico del Festival Aldo Sisillo, del presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, dell’assessore alle politiche agricole della Regione Umbria Fernanda Cecchini e del vicesindaco di Città di Castello Michele Bettarelli. 

Con la scelta dell’Armenia torniamo fuori dai confini dell’Europa – dichiara il presidente Giuliano Giubileima in un paese che ha avuto nella sua storia tormentata rapporti fortissimi con il nostro continente. Basti dire che fu il primo paese a convertirsi al Cristianesimo. Ma non è per questo che l’abbiamo scelto. Lo abbiamo fatto in primo luogo perché c’è una tradizione musicale ricchissima e poi perché vogliamo accendere i riflettori su questo paese e sul suo popolo nell’avvicinarsi del centesimo anniversario di quello che è passato alla Storia come il Genocidio degli Armeni, una delle grandi tragedie del Novecento. Anche l’anno scorso, con l’omaggio all’Europa, abbiamo voluto presentare la grande musica senza tralasciare lo sguardo sull’attualità, proprio per rendere la musica più viva. La stessa logica ci ha guidato quest’anno a puntare sull’Armenia”.

Questa terra – ha detto il direttore artistico Aldo Sisilloè stata per secoli strada di collegamento tra Oriente e Occidente; e la musica armena ne è la prova, contenendo stilemi che afferiscono alla cultura occidentale così come a quella del Medio Oriente. L’omaggio del Festival all’Armenia è l’occasione per esplorare le tantissime sfaccettature artistiche di questa affascinante cultura, dal linguaggio musicale ‘colto’ alla tradizione popolare con i suoi bardi e i suonatori di duduk”.

Il Festival ha confermato la Chiesa di San Domenico a Città di Castello come sede principale per i suoi eventi. Oltre a quest’ultima, anche altri suggestivi luoghi dell’Altotevere umbro-toscano sono stati selezionati per ospitare alcune serate.

Programma, 27 agosto – La serata inaugurale del Festival ospiterà la compagine sinfonica armena più prestigiosa, l’Armenian Philharmonic Orchestra , guidata dal suo direttore musicale Eduard Topchjan. In programma il famoso concerto per violino e orchestra di Khačaturjan, che vedrà esibirsi Anush Nikoghosyan in qualità di solista, e due capisaldi della musica russa: Una notte sul Monte Calvo di Musorgskij e Shéhérazade di Rimskij-Korsakov.

28 agosto – Il duduk, il kamancha e gli altri strumenti tradizionali saranno protagonisti in Spirito d’Armenia , un percorso musicale al confine tra musica colta e popolare, che Jordi Savall porterà a Città di Castello con il suo ensemble Hespèrion XXI e con i musicisti armeni Aram Movsisyan, Georgi Minassyan e Haïg Sarikouyoumdjian.

29 agosto – Il Festival ospiterà anche Noa, la cantante israeliana di origini yemenite, da sempre attenta alle tematiche del genocidio e della diaspora armena, che presenterà il suo ultimo album Love Medecine. Grande attenzione anche quest’anno sarà rivolta al concerto del vincitore del Premio “Alberto Burri” per giovani interpreti della scorsa edizione: la giovane flautista Giulia Baracani si esibirà, nella piazza Castello Bourbon del Monte a Monte S. Maria Tiberina, con lo storico duo viola e pianoforte formato da Danilo Rossi e Stefano Bezziccheri. In programma un brano di un autore armeno per flauto solo in prima esecuzione italiana.

30 agosto – Ci sarà l’occasione di esplorare il fondo musicale del convento di San Gregorio Armeno di Napoli, un patrimonio musicale ancora non catalogato e poco conosciuto che comprende, tra gli altri, brani di Pergolesi, Gluck e Anfossi. Il programma, scelto, revisionato e interpretato dal flautista Tommaso Rossi, sarà eseguito dall’Ensemble barocco della Nuova Orchestra Scarlatti, nella chiesa di San Michele di Citerna, con la partecipazione del soprano Cristina Grifone.

31 agosto – Prosegue l’impegno del Festival nella valorizzazione della musica di oggi: due le commissioni assegnate quest’anno, che saranno eseguite in prima esecuzione assoluta nell’ambito di un progetto dedicato alla poesia italiana e armena. La musica di Filippo Fanò e la poesia di Alda Merini saranno messe a confronto con la composizione di Vache Sharafyan ispirata dalle parole dei poeti armeni Movses Khorenatsi e Yeghishe Charents. La regia dello spettacolo è di Cosimo Damiano Damato, mentre l’interpretazione è affidata all’Ensemble strumentale dell’Orchestra da Camera di Perugia e alla voce diPamela Villoresi. La serata si terrà all’auditorium Santa Chiara a Sansepolcro.

1 settembre – In occasione dei 200 anni della nascita di Adolphe Sax, l’inventore dell’omonimo strumento, I Virtuosi Italiani e Federico Mondelci, nella doppia veste di direttore e solista, eseguiranno il Concerto di Glazunov e Hayr Soub per sassofono e archi di Makar Ekmalyan. In programma anche le Otto melodie di Padre Komitas, uno dei padri della cultura musicale armena.

2 settembre – Il sacro monte Ararat sarà protagonista dello spettacolo di musica e immagini animate disegnate dall’artista russo Gosha, cui il virtuoso violinista armeno Ara Malikian darà vita per raccontare il viaggio di Marco Polo. Nel cast anche l’attore Flavio Albanese e il chitarrista Luis Gallo.

3 settembre – Aram Kerovpyan e la Chorale Akn, formazioni tra le più note nell’esecuzione e diffusione della musica liturgica armena, offriranno un suggestivo concerto con un repertorio antico della tradizione armena. La serata, che avrà luogo all’oratorio di San Crescentino a Morra, prevede anche una guida all’ascolto a cura di Minas Lourian, direttore del Centro Studi di cultura armena di Venezia. Confermata la collaborazione con il Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto, che quest’anno presenta alcuni dei vincitori del Concorso per cantanti lirici in un concerto di arie e brani vocali dal grande repertorio russo e armeno. La serata si terrà al Teatro dei Ricomposti di Anghiari.

4 settembreVoci del silenzio, una sorta di ‘racconto musicale’ sulle origini del Cristianesimo, sarà il nuovo progetto di Mario Brunello per il Festival: il violoncellista veneto eseguirà un variegato programma di musiche di Max Reger e Tigran Mansurian, affiancate a melodie della tradizione popolare armena. Condurrà la serata Gabriella Caramore, saggista e autrice di testi radiofonici. Sempre in collaborazione con il Centro Studi dell’Isola di San Lazzaro a Venezia, avrà luogo, nella chiesa di San Francesco a Umbertide, il concerto dell’ensemble Umbra Lucis che, con la partecipazione della cantante Virginia Pattie Kerovpyan, incentrerà il suo programma sulla musica curativa di epoche e contesti diversi.

5 settembre – Sottili e raffinati intrecci musicali del Novecento verranno alla luce nell’interessante programma presentato dal duo violoncello e pianoforte formato da Yves Savary e Piepaolo Maurizzi: sarà eseguita anche la Sonata di Karen Khačaturjan, nipote del più celebre Aram. La serata si terrà presso Villa Magherini Graziani a Celalba di San Giustino.

6 settembre – Khačaturjan tornerà protagonista nel concerto di chiusura del Festival, nel quale l’Orchestra della Toscana, guidata da Eduard Topchjan, eseguirà uno suoi brani più famosi, la suite dal balletto Gajaneh che sarà accostata al Concerto n. 2 di Sergej Rachmaninov, nell’interpretazione del pianista Benedetto Lupo.

Iniziative collaterali – Come ogni anno il Festival dedicherà significative risorse al perfezionamento dei giovani musicisti: cinque i corsi di valenza internazionale attivati, che termineranno con esecuzioni pubbliche dei migliori allievi nel suggestivo Chiostro di San Domenico. Al più talentuoso della classe di sassofono di Federico Mondelci, verrà assegnato il Premio “Alberto Burri” per giovani interpreti.

I biglietti saranno in vendita a partire dal 4 agosto alla Biglietteria di Città di Castello (Corso Cavour, Palazzo del Podestà), oppure online, a partire dall’1 luglio, all’indirizzo www.festivalnazioni.com. Il costo dei biglietti va da 25 a 10 €; quello dei carnet da 81 a 51 €. I possessori del carnet avranno diritto alla Festivalcard, che consente di avere sconti per musei, ristoranti e alberghi convenzionati. L’abbonamento completo al Festival costa 150 €.

Sono partner istituzionali del Festival delle Nazioni il Ministero per i beni e le attività culturali – Dipartimento dello Spettacolo, la Regione Umbria, la Provincia di Perugia, il Comune di Città di Castello, la Camera di Commercio di Perugia, i Comuni di Anghiari, Citerna, Monte Santa Maria Tiberina, San Giustino, Sansepolcro e Umbertide. Sono sponsor del Festival delle Nazioni le Casse di Risparmio dell’Umbria, la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello.

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