(Elisa Panetto)- È stato presentato questa mattina, all’interno della Sala Assemblee di Palazzo Cattani (Corso Cavour, 36), sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, “Master in European Studies”, il corso post laurea appositamente individuato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno per la partecipazione di due giovani laureati, scelti attraverso un apposito bando pubblico già espletato, la cui organizzazione e gestione è stata curata dalla “School of Government” istituita presso la Libera Università Internazionale di Studi Sociali (LUISS) “Guido Carli”. Il “Master in European Studies” è rivolto a studenti interessati a lavorare per le istituzioni europee oppure per le organizzazioni che hanno come interlocutore l’Unione Europea e i suoi organi. Il corso è strutturato per fornire una solida conoscenza delle politiche europee, dei loro sviluppi nazionali e locali e dei processi decisionali sottesi, attraverso una didattica strutturata su esperienza e testimonianze di professionisti delle istituzioni comunitarie. Il Master, della durata di 10 mesi, prevede un impegno settimanale a tempo pieno ed è totalmente in lingua inglese, proprio per facilitare l’integrazione dei suoi studenti in ambienti professionali transnazionali. La Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno sosterrà l’intero costo della quota di partecipazione di due giovani studentesse umbre selezionate (Marta Pacini e Antonella Tozzi) al “Master in European Studies”.
Al posto del Presidente della Fondazione CaRiFo Cianetti, a casa influenzato, ad intervenire è stato Denio D’Ingecco, Presidente della Cassa di Risparmio di Foligno: “questa e le altre iniziative per lo sviluppo economico e sociale del territorio sono pensate insieme come Fondazione e come Banca” ha affermato D’Ingecco. “Il territorio ha saputo superare lo sganciamento dalle industrie pubbliche e il suo complesso culturale ha fatto sì che si sviluppassero piccole e medie aziende con un grande know-how ed una manodopera qualificata. Abbiamo avuto molte volte rapporti con le università, soprattutto con quella di Perugia, e con questo Master sia la Fondazione che la Cassa di Risparmio di Foligno si proiettano in un futuro immediato. Le due giovani studentesse sono super e belle e speriamo che il Master sia il primo di una lunga serie, un prototipo per altri”.
Ospite d'onore alla presentazione a Palazzo Cattani è Pierluigi Celli, direttore generale della LUISS “Guido Carli”. Il Direttore è “molto contento per Foligno e il “Master in European Studies” è un esempio che vorremmo si prolungasse: deve quindi avere una durata che sia garantita nel tempo. Ci vuole del tempo perché le cose buone crescano e l’orientamento è quello giusto. Alla LUISS abbiamo molti allievi dall’Umbria e gli stessi continuano ad essere in crescita. Solo un ragazzo ogni quattro o addirittura cinque riesce ad entrare alla LUISS, quindi i nostri studenti sono ben preparati e la nostra è un’università di alta qualità e d’élite. Spero che le giovani si trovino bene in un contesto collaudato e scientifico”.
“È un progetto che mi è particolarmente caro e che nasce tre anni fa con tre obiettivi” ha invece esordito Giovanni Orsina, il Direttore del “Master in European Studies” della LUISS “School of Government”. “Il Master vuole dare una formazione di alto livello per il nostro Paese nell’Unione Europea. Il nostro è un sistema di governo molto provinciale, a cominciare dalle lingue, e c’è bisogno di governarlo in armonia con l’Unione Europea. Vogliamo quindi formare una classe dirigente che ragioni in termini europei per lavorare con Bruxelles o a Bruxelles. Si parla tanto di fuga di cervelli: noi proviamo a invertire la tendenza. Il programma didattico può infatti attrarre un giovane da chissà quale paese, che gli faccia dire “me ne vado un anno a studiare in Italia”. Il sistema universitario è ingessato dalle gabbie e questo Master fuoriesce da quelle gabbie. Il progetto originario è nato assieme al Presidente della LUISS, il Professor Egidi, è stato sostenuto ed ha avuto successo. I 30 studenti provengono praticamente da tutto il mondo e lo rendono cosmopolita: c’è infatti una varietà straordinaria di percorsi individuali e punti di vista il più diversi possibile. Il confronto tra cervelli è una grande sfida ed emozione. Per quanto riguarda i docenti abbiamo pensato su cosa potevamo avere di meglio su quest’argomento e provengono da Italia, Francia, Canada, Stati Uniti, Gran Bretagna. Con il “Master in European Studies” proviamo a costruire un’operazione più vasta in una struttura specializzata che mette insieme funzioni nazionali ed internazionali. È un piccolo servizio al Paese e ringrazio chi ci ha creduto e continua a farlo”.
Secondo Lorenzo Valeri, manager scientifico della LUISS “School of Government”, “il Master è una splendida opportunità. Sono manager scientifico dal 1 Aprile ed ho subito preso a cuore il progetto. Le selezioni per parteciparvi sono avvenute sulla base del merito, con un colloquio in inglese abbastanza complesso per capire dove gli studenti volevano andare e cosa volevano fare: questo Master è infatti un contratto morale, ma anche un percorso professionalizzante. Stanno studiando ma vengono esposti all’esterno, come monitorati a livello mensile per vedere come lavorano. Oltre alla tassa, la Fondazione permette di far vivere le due ragazze selezionate a Roma in un appartamento con altre studentesse straniere. Più fanno bene e più avranno elementi aggiuntivi, come poter venire con me a Bruxelles. Tutto questo devono conquistarselo sul campo. Le due studentesse hanno delle basi per un’ottima carriera futura e l’inglese le qualifica immediatamente. Tutto è infatti fatto in inglese per immetterle nel contesto del mondo internazionale”.
Le conclusioni sono affidate proprio alle giovani laureate. “Questo Master è una grande possibilità per noi giovani, soprattutto in questo momento dove stiamo cercando di mettere le radici per il nostro futuro” ha affermato Antonella Tozzi. “Un’occasione del genere aiuta in tutti i sensi ed avere solo quattro-cinque colleghi italiani su trenta è ancora più stimolante per lo studio. Siamo davvero felici e contente”. Per Marta Pacini, “la multiculturalità e i temi sull’Europa globale sono molto interessanti e ci fanno fare un esame di coscienza su come siamo visti all’estero e cosa possiamo fare a casa nostra. Questo Master è una responsabilità e speriamo di esserne all’altezza”.
Nonostante l’assenza, il Dott. Cianetti aveva già espresso il suo apprezzamento per il Master. Queste le sue parole: “Questa iniziativa va in quella direzione che da tempo la nostra istituzione ha intrapreso allo scopo di promuovere a livello locale la formazione di molteplici competenze da acquisire attraverso adeguati approfondimenti post-universitari, e al fine di offrire una significativa opportunità di formazione di eccellenza a quanti intendano operare in ambito di amministrazioni pubbliche a livello locale, nazionale e internazionale e nei processi decisionali, in particolare alla luce delle nuove sfide della globalizzazione e della internazionalizzazione”.
