Telesoccorso, teleassistenza, filo d'argento e monitoraggio degli anziani nelle frazioni più bisognose.
Questi i servizi del progetto di assistenza domiciliare leggera per gli anziani che è stato illustrato questo pomeriggio a Villa Redenta. Un progetto che fa leva sulla sinergia tra i Comuni dell'ambito territoriale n. 9 (Spoleto, Castel Ritaldi, Giano dell'Umbria e Campello sul Clitunno) e le varie realtà del terzo settore, ovvero la cooperativa “Il Cerchio” che coordina la parte operativa dei servizi, la Croce Verde, la Croce Rossa, Auser e la Asl, per offrire servizi socio-sanitari di maggiore qualità, più capillari e flessibili nell'erogazione.
“Grazie al lavoro di squadra – ha detto l'assessore Manuela Albertella – è stato possibile unire le risorse economiche e umane per un'offerta più a misura d'anziano, in grado di intervenire nei casi di isolamento sociale con misure più dirette e complete”. L'innovazione dei servizi, alcuni dei quali già esistenti, sta proprio nel coordinamento strategico tra i soggetti coinvolti in tutto l'ambito, il suo carattere di co-progettazione.
Tra gli interventi previsti c'è il telesoccorso, che dà all'anziano la possibilità di attivare tempestivamente una procedura di allarme tramite un dispositivo, installato nella propria abitazione e attivabile anche a distanza mediante apposito telecomando, con cui trasmettere alla centrale operativa della Croce Verde la chiamata di emergenza.
Altro servizio è la teleassistenza, forma di assistenza domiciliare soft che, attraverso una chiamata settimanale da parte degli operatori de “Il Cerchio”, consente di inquadrare i bisogni dell'anziano e quindi accompagnarlo a fare la spesa al suo posto, pagare le bollette o ritirare dei farmaci al suo posto. A ciò si aggiunge anche il servizio della Croce Rossa, che provvede a monitorare gli anziani in almeno quattro delle frazioni più disagiate, e il cosiddetto filo d'argento, di cui si occupano i volontari Auser, che trascorrono 12 ore a settimana in compagnia degli anziani con scarsi legami familiari o amicali.
Il progetto di assistenza domiciliare leggera è attivo dallo scorso luglio e ha una durata biennale.127 dei servizi integrati saranno attivati a Spoleto, mentre saranno 17 quelli distribuiti in ciascuno dei restanti Comuni dell'ambito.
(Lucia Riccetti)