Presentata l'edizione 2016 di "Moon in June" - Tuttoggi.info

Presentata l’edizione 2016 di “Moon in June”

Redazione

Presentata l’edizione 2016 di “Moon in June”

In programma all’Isola Maggiore il 25 e 26 giugno | L'Isola di Wyatt e Dj Ralf alcune delle soprese
Lun, 06/06/2016 - 16:41

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La seconda edizione di “Moon in June”, in programma all’Isola Maggiore il 25 e 26 giugno 2016, è stata presentata stamani nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo della Penna di Perugia. Virgilio Ambroglini, presidente della Fondazione SergioPerLaMusica organizzatrice dell’evento, ha letto subito la lettera che Robert Wyatt ha inviato per ringraziare e dimostrare tutta la sua vicinanza al progetto, visto che quest’anno al centro della due giorni ci sarà proprio l’omaggio al musicista inglese, presidente onorario della Fondazione. “Un grande artista che ha contribuito alla realizzazione dell’evento – ha ricordato Ambroglini – ipotizzando anche idee future, con l’unico rammarico di non essere riusciti a portarlo in Umbria visto che per problemi fisici non può più volare”.
Per la Fondazione SergioPerLaMusica, la direttrice artistica di Moon in June Patrizia Marcagnani ha svelato nei dettagli il programma annunciando anche l’ultima sorpresa: sarà infatti presente anche dj Ralf “con una sorpresa sonora studiata proprio per l’evento in programma il primo giorno”. È stato anche sottolineato che tutti gli artisti, per questo ringraziati dagli organizzatori, hanno accettato l’invito a costo zero o al massimo a rimborso spese: grazie a questo “è possibile organizzare – ha sottolineato Ambroglini – un evento difficile da gestire sia logisticamente che economicamente”.

Secondo quanto dichiarato dall’assessore al turismo del Comune di Tuoro, Giovanni Jacopo Tofanetti, “Moon in June è stato lo scorso anno e si preannuncia anche quest’anno come qualcosa di unico, un evento su cui l’Amministrazione comunale punta molto”. “Tutta questa esperienza – ha aggiunto – è segnata da tre parole chiave come volontariato, memoria ed anima: proprio come quella che ha messo Sergio Piazzoli quando ha scelto questo luogo per costruirci qualcosa di importante ed unico nel panorama umbro e nazionale”.

A fare gli onori di casa a palazzo della Penna, a nome del Comune di Perugia, è stata l’assessore Cristiana Casaioli che ha voluto sottolineare la vicinanza dell’amministrazione comunale perugina ad un evento “di alto profilo culturale e che senza dubbio serve a far crescere la nostra regione”.

Programma- Per due giorni la grande musica torna ad animare il suggestivo ed unico scenario dell’Isola Maggiore nel cuore del Lago Trasimeno. Due quindi gli eventi unici ed irripetibili e come sempre per godere del magnifico scenario del tramonto: il tributo a Robert Wyatt con “L’ISOLA DI WYATT” e i suoni e le contaminazioni dall’Isola con il concerto “MORBID DIALOGUES” anticipato da una sorpresa sonora a cura di dj Ralf.

Dopo il grande successo dello scorso anno con la prestigiosa direzione artistica di Vinicio Capossela, quest’anno grazie a Moon in June si renderà omaggio a Robert Wyatt, presidente onorario della Fondazione oltre che ispiratore del nome della stessa manifestazione (Moon in June è infatti il titolo di un suo celebre brano). Così domenica 26 giugno (ore 19.30, biglietto 15 euro, prevendite su Ticket Italia), insieme per uno spettacolo unico ed  ideato proprio per l’occasione dal titolo “L’Isola di Wyatt” si ritroveranno alcuni componenti degli ex Csi (Consorzio Suonatori Indipendenti), una delle band più influenti della storia della musica italiana, comeFrancesco Magnelli, Massimo Zamboni, Giorgio Canali, Ginevra Di Marco, fianco a fianco di altri grandi protagonisti della scena musicale come i cantautori Brunori Sas e Cristina Donà.

Sarà quindi un concerto corale sulle ultime luci del giorno, liberamente ispirato e tratto dal disco “THE DIFFERENT YOU, ROBERT WYATT E NOI”, prodotto dallo stesso Magnelli, insieme a Gianni Maroccolo, per il Consorzio Produttori Indipendenti alla fine degli anni ‘90. Un disco corale dove un numero nutrito di artisti della scena italiana reinterpretarono le canzoni di Robert Wyatt riarrangiandole secondo il loro stile e la loro personale storia. Un disco che Wyatt accolse con molto piacere, tanto da regalare una versione cantata in italiano di “Del mondo”, canzone simbolo dei Csi (Consorzio Suonatori Indipendenti). Sull’Isola Maggiore si cercherà quindi di ripetere la magia di quel lavoro, ma non mancheranno le sorprese.

Il giorno prima, sabato 25 giugno (ingresso gratuito), altri suoni e contaminazioni arriveranno dall’Isola Maggiore:  prima, intorno alle 18, con una performance a cura di dj Ralf che omaggerà Moon in June con una sua “preghiera sonora psichedelica” studiata per l’occasione e poi, dalle 19.30, con il concerto “Morbid Dialogues” (morbosi dialoghi) di Alessandro Deledda (pianoforte, fisarmonica e arrangiamenti) e la Piccola Orchestra Moon in June messa insieme per l’occasione (Peppe Stefanelli alle percussioni, Alberto Argirò alla batteria, Stefano Tofi alle tastiere e ai sintetizzatori) accompagnati da ospiti speciali come Ares Tavolazzi, contrabbasso,Gianluca Petrella, trombone e live elettronics, e Francesco Bearzatti, sax e clarinetto.

“Morbid Dialogues” raccoglierà tracce di dialoghi musicali liberi e tematiche ispirate all’isola e ai suoi suoni naturali attraverso la poliedricità dei sette attori strumentisti, in cui la tessitura melodica mai scontata, esprime con delicatezza ma anche con forza e talvolta con ossessività morbosa la voglia dei musicisti di “dialogare” fra loro, di cercarsi per condividere le proprie idee da dedicare alle anime ed i colori circostanti. La direzione artistica di questo progetto è di Deledda che ha voluto condividere i sentimenti che lo hanno ispirato alla realizzazione del progetto con altri musicisti umbri quali Argirò (direzione esecutiva), Stefanelli e Tofi, che troveranno in tre guests di caratura internazionale quali Petrella, Bearzatti e Tavolazzi un contributo determinante per la riuscita di questa opera tutta italiana ma con un forte respiro internazionale, ricca di tensione musicale in cui prevarrà l’entusiasmo e la padronanza strumentale dei sette attori protagonisti. I musicisti quindi dialogheranno fra loro a contatto col pubblico ed il paesaggio circostante, lasciando ampio spazio alla bellezza musicale, all’evoluzione melodica e alla ricerca sonora partendo dal suono, da un elemento ritmico, da una melodia, da un suono sintetizzato o aleatorio attraverso un forte interplay in una sempre più crescente tensione a partire dal tramonto.

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