L'assessore ai Lavori pubblici Piergentili fuga ogni perplessità dopo la "pausa" forzata del cantiere per un mese "Intervento in un'unica soluzione" per finire molto prima del 15 maggio | Goracci "Mi preoccupa incognita maltempo"
Dopo le forti perplessità e i dubbi nati tra gli eugubini per l’allungamento dei tempi del cantiere di Piazza Grande – rimasto fermo un mese – finalmente arriva una scadenza precisa dell’opera, direttamente dall’assessore ai Lavori pubblici Valerio Piergentili.
Il membro della giunta Stirati ha risposto in Consiglio comunale all’interrogazione del consigliere di minoranza Orfeo Goracci, anch’esso preoccupato per il lento procedere dei lavori nella piazza dove a maggio 2024 dovrà (anzi deve) tenersi l’Alzata dei Ceri.
L’assessore ha ripercorso la travagliata storia del cantiere, inizialmente previsto a luglio 2022. Il rinvio era arrivato a seguito di problemi sorti nella procedura di aggiudicazione lavori, dove dalle verifiche effettuate sono emerse criticità con le ditte partecipanti alla gara (non avevano le documentazioni necessarie), tali da impedire la prosecuzione dell’iter. In sostanza, dopo la decisione del Tar (che ha dato ragione al Comune nel contenzioso con le stesse ditte), i lavori sono partiti un anno dopo (luglio 2023) ma quasi subito fermati dal riaffiorare di alcuni resti archeologici. “Imprevisti, quest’ultimi, che dopo il necessario e costruttivo confronto con la Soprintendenza per salvaguardare i resti, hanno implicato il ritardo di un altro mese sul cronoprogramma”.
“La completa ripavimentazione di questo luogo dei sentimenti della comunità, dove ognuno di noi ha riso e pianto in momenti diversi – ha dunque annunciato l’assessore in Aula – se prima era prevista per febbraio 2024 ora, con il mese di ritardo, è slittata al 27 marzo 2024 (meno di 2 mesi prima dei Ceri, ndr). L’intervento, inoltre, non prevede più fasi a step come prima ma con la nuova impresa si è deciso di non lavorare più a stralci ma in un’unica soluzione, per agevolare l’attività del cantiere e ridurre quantomeno le tempistiche. Per fortuna abbiamo voluto l’inizio del cantiere a luglio, nonostante le critiche ricevute per la concomitanza dei lavori con i mesi estivi: cominciando a settembre, infatti, gli stessi imprevisti e lo stesso mese di ritardo ci avrebbero costretto a riprendere l’intervento solo a fine ottobre”.
A Piergentili – che alla fine ha ricordato anche l’importo complessivo dei lavori per 1 milione e 250 mila euro (800 mila euro dal Ministero, 200 mila compartecipati dal Comune e 250 mila da fondi di bilancio) – ha replicato lo stesso Goracci, “soddisfatto al 51%, perché nonostante le risposte esaustive e certe resta sempre l’incognita della meteorologia, una variabile non di poco conto soprattutto a Gubbio, dove il maltempo nei mesi invernali potrebbe compromettere seriamente il ritmo dei lavori”.