Perugia seconda città meno cara d’Italia per i prezzi degli appartamenti - Tuttoggi.info

Perugia seconda città meno cara d’Italia per i prezzi degli appartamenti

Redazione

Perugia seconda città meno cara d’Italia per i prezzi degli appartamenti

Assessore regionale Vinti “Momento favorevole per l’acquisto utilizzando le agevolazioni regionali”
Lun, 15/09/2014 - 13:10

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Malgrado una leggera ripresa dei prezzi rispetto alle rilevazioni del 2013, Perugia continua ad essere, dopo Catanzaro, la città meno costosa d’Italia per quello che riguarda l’acquisto di appartamenti nel capoluogo. Lo rivela un’indagine condotta da Immobiliare.it su tutti i capoluoghi italiani. A Perugia, i prezzi sono ulteriormente scesi dell’8 per cento nell’ultimo semestre e del 10,4 per cento rispetto allo scorso anno, con una valutazione media di 1504 euro al metro quadro. Mentre i prezzi del mattone continuano a scendere, a salire e’ l’offerta, tanto di appartamenti in locazione quanto di immobili in vendita: nel corso del primo semestre gli indici sono cresciuti rispettivamente dell’1% e del 3,4%. Rimane forte, comunque, la differenza di disponibilità sul mercato di appartamenti in locazione, meno numerosi di quelli in vendita.

“Il dato di Perugia è molto diverso, commenta l’assessore alle politiche abitative Stefano Vinti, sia rispetto alla media nazionale, assestata intorno ai 2.250 euro/mq, ma anche rispetto alla stessa area del Centro che in media fa registrare un prezzo medio di vendita intorno ai 2650 euro al metro quadro. Certamente il calo continuo dei prezzi, anche se più contenuto rispetto all’anno scorso, è un segnale del perdurare della crisi. A Perugia, in particolar modo per la presenza di centinaia di appartamenti realizzati ma ancora sfitti o invenduti. Ma questo dato, accompagnato da quello che rileva una lieve ripresa nel settore mutui evidenziata da più osservatori, tanto per la domanda quanto per le erogazioni, ha facilitato le famiglie nella compravendita di immobili, anche se non e’ cresciuta certo la capacità reddituale. Per questo motivo e dunque per agevolare ancora più le famiglie che comunque ancora faticano a conquistarsi questo vero e proprio “diritto”, la Regione dell’Umbria ha messo in campo diversi incentivi rivolti a quelle tipologie familiari più disagiate. Sul versante degli affitti l’indicazione ad Ater di procedere all’acquisto di palazzine da assegnare a canone sociale ed inoltre il sostegno al pagamento dell’affitto nei casi di particolare debolezza sociale. Nei prossimi mesi, a partire da ottobre, invece, usciranno i bandi regionali dedicati all’acquisto della prima casa. Sono previsti contributi per le giovani coppie e le famiglie monoparentali pari al 40 per cento del costo dell’alloggio con un massimo di 40.000 euro nei centri storici di Perugia e Terni, nei centri storici degli altri comuni dell’Umbria il 35 per cento del costo dell’alloggio con un massimo di 35.000 euro.

Per gli acquisti fuori del centro storico il contributo è pari al 30 per cento del costo dell’alloggio con un massimo di 30.000 euro. Per i single invece il contributo andrà calcolato sui metri quadrati dell’alloggio. Potranno essere ammessi a contributo fino a 60 mq ed anche in questo caso saranno privilegiate le domande per alloggi situati nei centri storici: 450 euro al metro quadro (fino ad un massimo di 27mila euro) nelle città di Perugia e Terni, 400 euro al metro quadro (fino ad un massimo di 24mila euro) nei centri storici delle altre città ed infine 350 euro al metro quadrato (fino ad un massimo di 21mila euro) aldifuori dei centri storici. A tutto ciò va aggiunta la possibilità di utilizzare la convenzione Gepafin-Istituti bancari che la Regione ha finanziato per facilitare l’acquisizione di mutui ipotecari assistiti da garanzia dedicati proprio all’acquisto della prima casa, prevedendo condizioni ancora più vantaggiose e favorevoli rispetto alle condizioni del mercato. “Comprare casa in tempi di crisi, ribadisce Vinti, è comunque cosa non facile, soprattutto se rientri nelle categorie di maggiore disagio. Certamente però questi strumenti, uniti al particolare andamento dei prezzi, possono risolvere numerosi problemi per quelle famiglie che ancora lottano per raggiungere il diritto alla prima casa”.

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