Si è conclusa con 3 arresti l’operazione della Polizia finalizzata al contrasto dello spaccio di stupefacenti nell’area di Case Bruciate.
Già da tempo i poliziotti della Squadra Mobile tenevano sotto controllo una zona, oggetto di segnalazioni da parte dei residenti che riferivano di via vai sospetti, soprattutto nelle ore serali e notturne.
Nel mirino degli agenti l’appartamento dove si trovavano tre persone, due uomini ed una donna di nazionalità nigeriana.
Dopo che una serie di appostamenti per trovare i riscontri alle segnalazioni ha datto esito positivo, di prima mattina gli agenti hanno fatto irruzione e fermati i 3 proseguendo poi con una perquisizione della casa.
Così i poliziotti, da un incavo del divano, hanno recuperato un ovulo di eroina pura, del peso di circa 20 grammi e nascoste tra le pagine di due bibbie in lingua inglese, anche la cifra di 2.600 euro.
Gli Agenti poi hanno notato una piccola zappa da giardinaggio sporca di terra ancora fresca nonostante il giardino annesso all’abitazione fosse incolto.
Insospettiti, hanno scavato fino a che la loro costanza non è stata premiata: da una buca è uscito fuori un pacco contenente ulteriori 10 ovuli di eroina pura per un totale di 2 etti di stupefacente, nonché una bilancina di precisione.
I 3, una donna del ‘93 e due uomini del ’73 e del ’95, risultano nullafacenti e in attesa del riconoscimento dello status di rifugiati.
L’ eroina, una volta tagliata, avrebbe fruttato al dettaglio almeno 40mila euro.
Condotti in Questura, per tutti è scattato l’arresto e, dopo gli atti di rito presso gli uffici della Squadra Mobile, sono stati associati al carcere di Capanne.