Perugia 1416, crescono numeri, entusiasmo e polemiche: il regolamento si cambia - Tuttoggi.info

Perugia 1416, crescono numeri, entusiasmo e polemiche: il regolamento si cambia

Redazione

Perugia 1416, crescono numeri, entusiasmo e polemiche: il regolamento si cambia

Ma il Corteo non si tocca | Il nodo orari e nuovi giochi | Grandi ambizioni: le novità per il 2020
Mar, 18/06/2019 - 14:53

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E’ durata ore la riunione del Direttivo di Perugia 1416, ora allargato anche ai Rioni, per fare il punto sulla manifestazione appena conclusa. Con la soddisfazione per la riuscita generale della manifestazione, ma anche la coda velenosa per l’epilogo, con Porta Santa Susanna che, grazie all’interpretazione portata al Corteo, ha sopravanzato Porta Sant’Angelo, fino al quel momento fenomenale nelle gare.

E alla fine, si è deciso di rimettere mano al regolamento generale, per evitare che nelle maglie delle norme attuali possano essere attuate pratiche oggetto di polemiche e di contestazioni formali. Innanzi tutto, una Commissione certificherà alla presentazione delle squadre la legittimità dei campioni di ciascun Rione a partecipare alle competizione. Insomma, niente più casi come quello dell’incerta appartenenza di Città della Pieve. Attualmente erano i consoli, con un’autocertificazione, a stabilire chi aveva diritto a partecipare. Sapendo che poi una eventuale irregolarità sarebbe valsa una penalizzazione nel Palio dell’anno successivo. In futuro, invece, questo controllo di legittimità sarà effettuato preventivamente.


Perugia 1416, Porta Santa Susanna vince il Palio 2019


Di eliminare invece i punteggi attribuiti al Corteo non se ne parla. Perché è nel lavoro di studio dell’epoca storica e di resa di costumi e scene di vita una delle principali finalità di Perugia 1416. Semmai, si può pensare di riequilibrare il peso dei punteggi assegnato attraverso il Corteo rispetto a quelli delle altre gare. Tra le quali saranno probabilmente inseriti anche dei giochi ai quali possano partecipare più rionali, al di là degli atleti impegnati nelle dispendiose competizioni. Che probabilmente si svolgeranno in orari serali, per non costringere gli atleti a subire il forte caldo e per favorire la presenza del pubblico.

La voglia di vincere (e quindi anche le maggiori attenzioni e le contestazioni) sono il segno di un crescente interesse dei rionali verso il Palio. Ma intanto arriva il momento della “pace”, con tutti i Rioni si ritroveranno per una grande cena insieme a Fontignano.

Il bilancio

Intanto questa mattina la presidente dell’associazione Perugia 1416, Teresa Severini, ed il coordinatore artistico della manifestazione, Stefano Venarucci, hanno fatto un bilancio di questa edizione. Un bilancio positivo, con 45 appuntamenti in programma, oltre 10 iniziative dedicate ai bambini, 7 mostre, 11 ristoranti con menu medievali e personale in costume, e alcune novità salienti negli eventi clou. Eventi che hanno avuto circa 100 mila visualizzazioni nella diretta streaming di Umbriawebcam, con collegamenti, oltre che dall’Italia, da Stati Uniti, Gran Bretagna, Brasile e India.

Sulla “tre giorni” (in realtà quattro con l’anteprima), condita da mercati di prodotti artigianali ed artistici degli antichi mestieri, concerti, conferenze, teatro, spettacoli itineranti di artisti di strada, corteo storico e sfide, si chiude quindi con soddisfazione il sipario. Particolare soddisfazione per la partecipazione dei più piccoli ai laboratori, alle dimostrazioni e all’intrattenimento curati, nei vari momenti, dal Tieffeu, dal POST, dalla Compagnia del Grifoncello e dalla Compagnia d’Arme Achille Marozzo. Momenti importanti serviti per sensibilizzare le giovani generazioni a prendere parte ad un appuntamento che rappresenta la festa della città. E altrettanto si può dire per aver toccato con mano il valore dell’integrazione, con il coinvolgimento di un gruppo di studenti Erasmus che, ospiti dei cinque Rioni, hanno sfilato durante il corteo storico, segno che Perugia 1416 dialoga con la città.

Severini: “Ecco la vera essenza della festa”

Sono molto soddisfatta, i rionali hanno partecipato, così il pubblico – ha detto Severini – ma soprattutto per aver stimolato la nascita di tante realtà, dalla scuola di tamburini di Porta Eburnea, al gruppo musici, canterine e danzatori di Porta Sole, della compagnia “Gli amici di Artemio”, con la rimessa in gioco di coloro che a suo tempo avevano lavorato, o comunque conosciuto, il compianto commediografo perugino Artemio Giovagnoni, e che per la seconda volta sono stati protagonisti portando stavolta in scena la pièce teatrale ‘Lezione d’amore’. Un’occasione per stringere rapporti e crearne nuovi. Dare vita a momenti indelebili, come quelli impressi nel volume “Perugia 1416” (Fabrizio Fabbri Editore), e del libro per bambini “Perugia a piccoli passi: viaggio nei Rioni alla scoperta della nostra città… e l’arte ai tempi di dame e cavalieri” (Futura Edizioni), mostrati anche nella curiosa mostra fotografica, non convenzionale e celebrativa del bello formale: ‘Altera effigies. Perugia 1416 dietro le quinte’, ovvero la descrizione di tutto ciò che accade fuori dall’ufficialità, tra ironia e spontaneità. Momenti invisibili ai più, ma che sono la vera essenza della festa e che trovano compimento in piazza dando forma al lavoro di mesi”.

Il sogno di Venarucci

Un successo che sa anche di conferma nel suo ruolo per Venarucci. “Sono soddisfatto dell’edizione – ha commentato – delle migliorie apportate, che sicuramente hanno dato una propulsione ad alcuni momenti importanti della rievocazione. Se chiudo gli occhi ancora vedo vividi tutti i momenti della festa. È stato fatto un bel lavoro, se si esce dalle dinamiche del vincitore e dello sconfitto e si analizza l’opera di tutti coloro che hanno lavorato dietro le quinte si ottiene un feedback positivo e nuove idee da mettere in campo. Inizierei subito a lavorare per il 2020, con l’obiettivo di cosa voler diventare, almeno, tra dieci anni un evento significativo nel territorio e non solo. Il potenziale di Perugia 1416 è ancora tutto inespresso, bisogna solo rimboccarsi le maniche perché questa manifestazione può diventare il fiore all’occhiello di questa regione. Il mio sogno? Fare un corteo unico con tutti i rionali insieme, di sera, ricreare delle rievocazioni teatrali nei vicoli dei quartieri, nei borghi, sempre di sera, migliorare i giochi, concentrare tutti gli altri spettacoli in un unico luogo per ottimizzare le risorse”.

Sul Corteo, però, pesa la volontà di Perugia 1416 di non intralciare il lavoro dei ristoranti lungo il percorso. Da qui la scelta di fare il corteo di pomeriggio, sotto il sole, per consentire ai ristoranti di rimettere fuori i tavolini per la cena. Magari una soluzione alternativa può essere concordata.

Insomma, Perugia 1416 guarda con ambizione al futuro. Anche perché si avvicina la quinta edizione, quella della maturità, in cui si ha pieno diritto ad entrare nell’elenco (e quindi tra i beneficiari dei contributi) delle manifestazioni storiche umbre.

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