La storia della pallavolo tifernate si è ritrovata mercoledì a Città di Castello per celebrare i successi sportivi di Giuseppe Cuccarini
La storia della pallavolo tifernate si è ritrovata mercoledì mattina in Comune a Città di Castello per celebrare i successi sportivi di Giuseppe Cuccarini, uno dei giganti usciti da una stagione sportiva irripetibile che ha dato al volley italiano e internazionale straordinari interpreti.
Una riunione alla quale non sarebbe mancata Rossella Cestini, indimenticabile giocatrice di una squadra femminile tifernate capace di conquistare successi unici a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, che è scomparsa poche ore prima e che è stata ricordata da tutti i presenti con un minuto di raccoglimento prima dell’inizio della conferenza stampa e attraverso i racconti delle esperienze condivise.
“Rossella è stata una grande pallavolista, che ha scritto pagine meravigliose nello sport, nella professione e nel servizio alla città e che oggi credo sarebbe stata contenta di una giornata come questa, nella quale Città di Castello e la sua amministrazione comunale rendono omaggio alla bravura e ai risultati eccezionali di uno dei figli di una generazione di talenti incredibili, che siamo contenti di aver raccolto oggi attorno a noi”, ha detto l’assessore allo Sport Riccardo Carletti, che ha premiato Giuseppe Cuccarini con una targa per testimoniargli “la gratitudine e l’orgoglio di Città di Castello per la prestigiosa carriera sportiva in ambito internazionale che ha connesso i ripetuti successi all’immagine della città”.
“Cuccarini è il simbolo della tradizione prestigiosa di una pallavolo che a Città di Castello ha fatto appassionare, divertire e gioire, con i traguardi sportivi impensabili ottenuti da una piccola realtà come la nostra e i successi in Italia e nel mondo raccolti con eccezionale bravura e professionalità da grandi tecnici, giocatori e anche direttori di gara”, ha sottolineato Carletti, prendendo la parola dopo Simone Santi, giornalista e arbitro internazionale che ha fischiato in tutte le più importanti manifestazione sportive del mondo e che ha moderato l’incontro con la stampa.
Accanto a loro a testimoniare la soddisfazione per la carriera di Giuseppe Cuccarini, presente con la compagna Roberta e il fratello Luca, sono stati gli storici amici della sua vita sportiva, tra i quali Arveno Joan e Fausto Polidori, allenatore tra l’altro di Rossella Cestini, che ne hanno sottolineato le doti umane, le conoscenze tecniche, i sani valori, ma anche il senso di appartenenza alle sue origini che ne hanno caratterizzato il percorso sportivo.
“Fa sempre molto piacere tornare a casa, le mie radici di uomo e di sportivo sono sempre forti dentro di me, anche se per lavoro mi sono allontanato molto”, ha affermato Giuseppe Cuccarini. “Ovunque vada porto sempre con orgoglio la mia identità tifernate, tutto ciò che mi lega a questa comunità, tutto ciò che mi ha permesso di arrivare a traguardi personali e sportivi importanti”, ha affermato il tecnico, ringraziando il sindaco Secondi e l’assessore Carletti per averne voluto onorare una carriera che nell’ultima stagione lo ha visto vincere il campionato e la Coppa Italia di serie A2 con la società di pallavolo femminile del Roma Volley Club, dopo aver mietuto successi in Italia e all’estero. “Se ho potuto fare della pallavolo la mia professione lo devo al fatto che qui a Città di Castello per 10-15 anni sono stato in una scuola, in cui ognuno di noi imparava e metteva del proprio per crescere e migliorare insieme a Fausto Polidori, che è stato il precursore e l’animatore di tutto”, ha raccontato Cuccarini. “Ho imparato tanto e poi ho iniziato a camminare da solo – ha evidenziato il tecnico – togliendomi belle soddisfazioni come quest’anno, dove a Roma siamo stati protagonisti di una grande stagione, vincendo tutte le partite tranne una persa 3-2 e tornando in serie A1, dove continuerò ad allenare anche nel prossimo campionato”.