PALAZZO COLLICOLA (1), IL NEO DIRETTORE MARZIANI SI PRESENTA ALLA SPOLETO DA BERE. (foto Tuttoggi.info) - Tuttoggi.info

PALAZZO COLLICOLA (1), IL NEO DIRETTORE MARZIANI SI PRESENTA ALLA SPOLETO DA BERE. (foto Tuttoggi.info)

Redazione

PALAZZO COLLICOLA (1), IL NEO DIRETTORE MARZIANI SI PRESENTA ALLA SPOLETO DA BERE. (foto Tuttoggi.info)

Gio, 13/05/2010 - 16:19

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(Francesca Tortora) – C’era tutta l’intellighenzia spoletina alla presentazione, ieri pomeriggio, del neodirettore di Palazzo Collicola, Gianluca Marziani. Una intellighenzia più rivoluzionaria, stile ‘17, che pacifica, tanto non è stata gradita la nomina del neoresponsabile del Palazzo già sede della Gcam, la Galleria civica d’arte Moderna divenuta – in modo abbastanza singolare e con ben poche possibilità di successo sotto il profilo della comunicazione e del marketing – “Palazzo Collicola Arti visive – Museo Giovanni Carandente”. Il nuovo nome, già ratificato dalla Giunta, sarà ufficialmente in vigore solo dopo l’autorizzazione del Prefetto.

Marziani si insedierà ufficialmente il prossimo 26 giugno e con lui prenderà il via il progetto (per la verità ancora solo abbozzato) di rilancio del museo d’arte.

L’impressione, al Caffè letterario che ospitava la conferenza stampa, era quella di trovarsi davanti a due schieramenti ben definiti ed altrettanto agguerriti: da un lato l’Amministrazione comunale con Assessore Cerami in testa, Marziani, Frontalini dell’ufficio cultura e (solo più tardi) con il sindaco Daniele Benedetti; dall’altro le ‘voci’ spoletine, che, in molti casi (De Gregorio, Leonardi, etc.), l’arte contemporanea a Spoleto l’hanno effettivamente vista fiorire, coltivata e portata al successo.

Che l’aria fosse un po’ pesante e la tensione si tagliasse con il coltello è stato chiaro da subito, ma almeno si è potuto assistere ad un vero momento di partecipazione e confronto, una mobilitazione civica, per un tema caro a tanti spoletini, e a quelli che, per varie ragioni, questa città e le sue ricchezze ce l’hanno nel cuore. C’è stato, infatti, un acceso dibattito che ha fatto da sfondo alla classica presentazione. Un dibattito sentito, vissuto, cercato dalla città, e, forse incosapevolmente, anche dall’Assessore Cerami che, seppur a tratti teso, ha invitato più volte i presenti ad esprimere il proprio pensiero.

Di certo i giudizi su Marziani potranno essere espressi solo al primo step del suo lavoro, atteso per la fine dell’anno. Un impegno che consta di una nuova ‘idea’ riguardo l’allestimento della Collezione permanente e le mostre ospitate nei restanti piani del Palazzo.

Un progetto, come ha sottolineato Cerami, che prosegue sui binari tracciati dal compianto Giovanni Carandente e sulla cui eredità artistica il Museo deve continuare, con lo stesso spirito innovativo, sperimentale e coraggioso che gli aveva impresso il noto critico.

Certo è che nessuno dei relatori, ad eccezione del primo cittadino, ha saputo conquistare, neanche con la favella, il pubblico presente: Cerami è sembrato un pò troppo sulla difensiva – forse per la presenza in sala di 2 ex sindaci (Brunini e Laureti), dell’opposizione (Loretoni, Profili e Speranza) o forse del suo predecessore Flamini -; Frontalini troppo svelto ad annunciare il costo stanziato per Marziani; il neo direttore a spendere buona parte del tempo in difese non richieste. Ma andiamo con ordine. Ad aprire l’incontro è stato il dirigente Frontalini che ha salutato il pubblico annunciando che il contratto del direttore Marziani si attesa su 18.000 € l’anno (tanti quanti ne prendeva Carandente, n.d.r.). Ammonta invece a 120.000 euro il budget messo a disposizione dal Comune per le Mostre che saranno realizzate fino al 31 dicembre.

La parola poi all’Assessore Cerami che ha aperto ricordando la figura di Carandente e dell’inestimabile patrimonio artistico e librario donato alla città dal critico, confluito già nella biblioteca a lui intitolata. “Un patrimonio – ha detto l’assessore – che rappresenta una grande gloria ma anche una responsabilità nel reperire sempre nuovo materiale al fine di fare del Museo un punto di riferimento per l’arte contemporanea nel mondo”.

Arte, per sua natura, cangiante e mutevole, che ha bisogno di contatti continui e veloci, non solo artistici in senso stretto, ma anche economici, viste le risorse che l'ente locale può destinare alle attività culturali. “Per questo – ha continuato – è necessaria una figura direttiva che stia al passo con questo mondo globalizzato dell’arte, incluse le attività di fundrising”. Proprio in Gianluca Marziani l’Assessore Cerami ha individuato quell’eclettismo e vivacità culturale, oltre che professionalità comprovate da esperienze già di alto livello, adatte per ridare vigore e risonanza al Museo Carandente. “E’ stata la scelta migliore, l’unica che si poteva fare guardando al panorama nazionale” ha sentenziato fra qualche brusio.

Riguardo la nuova veste e il “look” pensato per Palazzo Collicola, Cerami ha commentato che “lo spirito dell’allestimento di una Mostra è un atto artistico in sé; per questo daremo molta importanza al contenitore oltre che ai contenuti”.

È stata poi la volta di Marziani. Ringraziamenti di rito, qualche riferimento al fatto che le novità sono sempre viste con occhio un po’ sospettoso ma che, in fondo, ciò che deve interessare tutti è “dare la giusta e legittima politica culturale al Museo Carandente”. Le polemiche che hanno preceduto l’incontro di ieri, lo hanno visto intento a chiarirne l’equivoco di base: seppur vero che sono stati apposti dei bollini rossi su alcune opere, Marziani ha chiarito, fin troppo, “che non c’è la minima intenzione di eliminare gli artisti presenti nella Collezione permanente, tanto meno le opere degli artisti spoletini. Ci sarà però una rotazione delle opere. Alcune finiranno in magazzino per essere riprese in altri momenti”.

Marziani ha poi voluto evidenziare di non essere stato chiamato come curatore delle mostre ma come direttore di Palazzo Collicola e come tale il suo compito è quello di rilanciare il Museo. Il Museo verrà allestito in modi sempre diversi, così da creare continuo interesse anche per i visitatori che già ne conoscono le opere, e da Mostre che verranno via via realizzate, a partire da quelle dedicate ai quattro elementi (aria, acqua, terra e fuoco) e che prenderanno vita durante il prossimo Festival dei Due Mondi con cui si aprirà la stagione del nuovo Museo.

Poi è passato ad illustrare la propria concezione di arte contemporanea e il progetto museale: proprio quest’ultimo aspetto, trattato genericamente, ha fatto divampare la polemica che ha visto, lancia in resta, personaggi del calibro del professor Toscano e del noto gallerista Duccio Marignoli, tanto per citarne alcuni. Toscano, ad esempio, ha ricordato come i grandi Musei affidino la nomina del responsabile della struttura ad un Comitato di esperti e non ad un assessore. Marignoli ha dato l’affondo chiedendo “di vedere il progetto, corredato da planimetrie e piantine, e non di sole chiacchiere. Funziona così in tutti i musei del Mondo”.

Certo, il sospetto che diversi fra i presenti si siano dati appuntamento per dare un caloroso, quanto acido benvenuto a Marziani, è stato decisamente forte. Solo uno sparuto gruppetto, capitanato da Franco Troiani, da 2 impiegati dell’assessorato, dall’architetto Orazi e dal sempreverde Loreto Luchetti, ha preso le difese del duo Cerami-Marziani. Ironia della sorte, a togliere le castagne dal fuoco, ci ha pensato la direttrice del museo archeologico, Liliana Costamagna, leader del movimento dei grillini (che è all'opposizione della Giunta Benedetti), con un intervento equilibrato e che ha rimandato ogni giudizio sulla scelta del direttore del Collicola solo “a bilancio consuntivo”.

Il ruolo di pompiere lo ha ricoperto il sindaco Daniele Benedetti che, vestita la divisa e con l'idrante in mano, ha placato gli animi con un discorso fermo ma rassicurante: il primo cittadino ha difeso la scelta fatta da Cerami, si è detto soddisfatto del vivace dibattito innescato dalla recente nomina (la conferenza stampa è terminata alle 20.15 dopo quasi 3 ore), ha riconfermato la disponibilità ad affrontare con tutti ogni problematica, ma si è detto altrettanto determinato a proseguire nell’azione di rilancio.

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