Mentre l’ospedale di Pantalla attende per lunedì prossimo la riapertura di altri ambulatori, la cui attività era stata sospesa con la trasformazione a centro Covid, il nuovo terreno di scontro è il Pronto soccorso. Depotenziato, accusa il consigliere regionale 5 stelle De Luca.
La Asl: nessun depotenziamento
Nessun depotenziamento notturno, la replica della Asl Umbria 1. Che ricorda come, in quello che in estate è risultato essere il Pronto soccorso meno utilizzato dell’Umbria, la dotazione infermieristica sia di 4 infermieri la mattina, 4 il pomeriggio e 3 la notte più un infermiere reperibile, attivato in caso di uscita del 118. La direzione aziendale, infine, ha autorizzato il reclutamento di 35 infermieri per garantire i turnover previsti al 31 dicembre e il reperimento di altri 81 infermieri previsti per il Piano di potenziamento e riorganizzazione della rete assistenziale territoriale, “grazie al quale sarà possibile garantire ulteriori soluzioni per risolvere le problematiche di organizzazione sia ospedaliere che territoriali”.
De Luca: organico tagliato
Ma De Luca insiste: l’organico è tagliato. E attacca la maggioranza di centrodestra: “Mentre la politica si trincera dietro ai comunicati della Usl – commenta il capogruppo pentastellato -, perché in molti hanno capito che metterci la faccia non gli conviene, si cerca di confondere le idee al povero cittadino adducendo un confronto tra gli accessi al Pronto Soccorso di un Ospedale Territoriale con quelli di Ospedali sede di Dipartimento di Emergenza di I livello come Città di Castello e Branca. Confronto improponibile – aggiunge – per ovvi motivi, visto che in questa fase gli accessi al Pronto Soccorso di Pantalla scontano anche la chiusura dei servizi per il fatto di essere stato dichiarato Ospedale Covid ed aver ospitato pazienti infetti, e che oggi ha riaperto solo parzialmente”.
Per De Luca, “è fuori da ogni logica che non siano stati presi in analisi
gli accessi prima del Covid per fare una programmazione dell’organico. Da
rilevare inoltre – puntualizza – che anche al reparto di Medicina del
nosocomio è stato tolto un Operatore sanitario di supporto nel turno
notturno, lasciando di fatto i due infermieri a reparto di notte a dover
gestire 25 pazienti. Un rapporto di 1 a 12 al di sopra di ogni linea guida o
raccomandazione. Se non è un accanimento volto al depotenziamento della
struttura, non sappiamo con quale altra definizione rappresentare queste
vicende. Tutto questo – continua – mentre c’è da aspettarsi purtroppo un
considerevole aumento della pressione verso le strutture sanitarie, dovuta
all’aumento dei contagi da Covid che devono ricorrere alle cure in emergenza e al ricovero”.
Il capogruppo M5S lamenta poi che non sia stato accolto l’appello per ripristinare le postazioni notturne del 118 di Todi e Marsciano in un territorio in cui il 48 per cento degli interventi delle ambulanze (dati 2019) supera il tempo raccomandato di 20 minuti previsto dalle linee guida nazionali.