Nasceva venticinque anni fa la rassegna invernale di Umbria Jazz e pochi avrebbero scommesso sulla sua longevità: questa tappa importante sarà ricordata per un grande successo in termini di qualità della musica, presenze e incassi. Oltre 12.000 ingressi a pagamento con un incasso di circa 270 mila euro per cento eventi, con 25 band e 150 musicisti.
Esauriti quasi tutti i concerti del teatro Mancinelli e i jazz lunch e dinner, inclusi i veglioni di Capodanno. La massima capienza è stata raggiunta in moltissime occasioni anche per i concerti al Palazzo del Popolo e al Museo Greco.
Dal punto di vista musicale saranno sicuramente ricordati l’omaggio di Jason Moran a Thelonious Monk nel centenario della nascita, i due progetti così diversi ma ugualmente affascinanti di Marc Ribot, la tripla apparizione, sempre sold out, di Maria Pia De Vito, il debutto di Jazzmeia Horn, il duo Paoli-Rea, Giovanni Guidi, Fabrizio Bosso, il ricostituito Trio di Roma (Rea, Pietropaoli, Gatto) e il nuovo progetto di Francesco Bearzatti e Mauro Ottolini “Licaones”. Sempre spettacolari e trascinanti i Funk Off, nelle loro incursioni nel centro cittadino. Di alto livello anche la musica che si è ascoltata al Palazzo dei Sette e nei jazz lunch e dinner.
Ancora una volta, il festival d’inverno si è confermato un appuntamento atteso da chi vuole trascorrere le vacanze di fine anno ascoltando ottima musica in una delle più belle città d’arte dell’Umbria. Un ringraziamento speciale va a tutta l’organizzazione, ai volontari, alle istituzioni e agli sponsor e partner che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione.
I prossimi appuntamenti con Umbria Jazz sono a Terni per UJ Spring, dal 27 aprile al 1 maggio, l’edizione estiva a Perugia dal 13 al 22 luglio, che festeggia il quarantacinquesimo anniversario e UJ Winter#26, a Orvieto dal 28 dicembre 2018 al 1 gennaio 2019.