Orvieto, recuperata l'area precedentemente occupata dal vivaio Conti: inaugurato terreno agricolo di 4 ettari
Nella giornata di ieri, 6 maggio, è stata inaugurata “ Il Mascherone”, la fattoria sociale di Oasi Agricola Cooperativa Agricola e Sociale che recupera l’area – da decenni in stato di abbandono – precedentemente occupata dal “Vivaio Conti”: un terreno agricolo di quattro ettari nel cui perimetro si trovano magazzini, rimesse agricole e un edificio destinato ad ospitare un laboratorio per le attività legate al ciclo della produzione agricola, un’aula didattica e uno spazio per la vendita dei prodotti.
La presentazione dell’Oasi Agricola
La giornata è iniziata con la presentazione del progetto da parte del presidente di Oasi Agricola, Arturo Lavorato, affiancato da Andrea Massino, Direttore della Coop. Sociale il Quadrifoglio. Hanno poi preso la parola Libero Mario Mari (Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, Andrea Taddei (Presidente dell’Opera del Duomo di Orvieto) in rappresentanza degli enti che, assieme al Comune di Orvieto, Oasi Agricola e “Il Quadrifoglio” hanno costituito il partenariato pubblico-privato che ha reso possibile la realizzazione del progetto di fattoria sociale,. Sono poi intervenuti il Vescovo della Diocesi Orvieto-Todi, S.E. Gualtierio Sigismondi, Andrea Bernardoni (presidente Legacoopsociali Umbria), Mariella Mariani (Assistente Sociale USL Umbria 2, Centro “L’Albero delle voci”), Alessandra Cannistrà (Condotta Slow Food Orvieto) e Rita Fini (Vicepresidente AFHCO). Presente, sin dall’inizio e per tutta la durata della cerimonia di inaugurazione, la Sindaca Roberta Tardani.
Il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, Libero Mario Mari, ha sottolineato l’importanza del progetto, che, oltre a generare un impatto più che positivo sulla vita sociale del territorio, ha dimostrato quanto la sinergia tra le diverse istituzioni pubbliche e private sia assolutamente positiva per dar vita a progetti di così ampio respiro. Il Presidente della Fondazione ha auspicato che queste collaborazioni tra gli enti presenti del territorio proseguano, al fine di conseguire realmente, come in questo caso, lo sviluppo sociale, economico e culturale ad esclusivo vantaggio delle nostre comunità.
Il vescovo
Il Vescovo Gualtiero Sigismondi, nella sua riflessione, si è soffermato sui legami che uniscono bellezza e cura del creato, sulla meraviglia che può sorgere nell’uomo capace di ascoltare e accogliere anche le più piccole espressioni della natura e sul formidabile valore dell’inclusione sociale, azione che dà concretezza, come in questo caso, a un mondo plasmato dai più autentici valori umani. E, diciamo noi, nelle parole del Vescovo ci è sembrato di cogliere i pensieri di Papa Francesco che, nell’enciclica Laudato Si’, ha scritto: “Tutti possiamo collaborare come strumenti di Dio per la cura della creazione, ognuno con la propria cultura ed esperienza, le proprie iniziative e capacità”.