Ordinanze Covid: Tesei vede i sindaci, il Pd attacca

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Redazione

Ordinanze Covid: Tesei vede i sindaci, il Pd attacca

Sab, 30/01/2021 - 12:54

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I dem: gestione paradossale su pandemia e scuole, la Regione non scarichi le responsabilità sui sindaci | Chiesta una Cbina di regia per le misure

Ordinanze Covid nei 29 comuni ad alta incidenza di contagio, il gruppo consiliare regionale del Pd attacca la governatrice Tesei: non scarichi le responsabilità sui sindaci.

Un attacco fatto quando la governatrice si appresta ad incontrare la delegazione Anci, dopo i nodi emersi nella riunione dei sindaci. Il nodo, in particolare, è quello delle ordinanze per la chiusura delle scuole. La Regione, sulla base delle valutazioni del Nucleo epidemiologico, chiede che in questi comuni vengano chiuse le primarie e le secondarie, per due settimane.

Il Pd all’attacco

I consiglieri regionali del Gruppo Pd definiscono il balletto di resposabilità “una terribile farsa”. Per Bori, Meloni, Paparelli, Porzi e Bettarelli è ““pilatesco l’atteggiamento della governatrice dalla quale è arrivata la convocazione ai sindaci a decisioni praticamente già prese e che ieri non ha partecipato alle riunioni”.

All’incontro (in videoconferenza) con i 29 sindaci era presente il commissario Covid Massimo D’Angelo.


Il documento dei sindaci
a rischio “mini zona rossa”


“Fermo restando la grande esigenza di sicurezza – scrivono i consiglieri
Dem –, in un contesto in cui l’Umbria resta arancione, ‘ad alto
rischio’, come confermato dal Ministero della Salute, quando gran parte
delle regioni italiane sono passate al giallo, la scelta di lasciare
totalmente in capo ai Sindaci la responsabilità di ulteriori ordinanze
restrittive, in base all’incidenza dei contagi, appare del tutto sbagliata
e inappropriata. Se è pur vero che, probabilmente, il sindaco è il livello
istituzionale più vicino ai cittadini e quindi in grado di stabilire meglio
di altri l’incidenza di particolari settori sull’andamento dei contagi,
è altrettanto vero che lasciare a loro il compito di decidere è una scelta
irresponsabile, che persegue l’atteggiamento già portato avanti dalla
maggioranza”.

“È sempre colpa di qualcun altro” commentano i consiglieri del Pd -,
prima il Governo, accusato di tutti i ritardi in cui l’Umbria è incappata,
ora tocca ai Sindaci essere ‘sacrificati’”.

“Una cabina regionale per le misure restrittive”

Il Pd propone “una cabina di regia regionale, che possa gestire le ulteriori
misure restrittive a cui alcuni comuni potranno andare incontro. Oltre ai
disagi legati alle misure anticontagio, è da evitare che si sommino altri
dovuti a discriminazioni e disuguaglianze tra comuni, anche limitrofi, che
possono essere esposti alla stessa fonte di contagio e invece sottoposti a
misure diverse”.

Le scuole

I dem parlano di gestione paradossale delle scuole: “Riaperte solo cinque giorni fa, dopo un maxi investimento per i tamponi, e ora ad un passo
dall’ennesima chiusura in gran parte della regione”.

“La gestione a trazione leghista – concludono – continua a lasciare a
desiderare e a cercare capri espiatori a cui imputare i propri ritardi e le
proprie scelte sbagliate. La Giunta regionale è passata, senza il minino
ritegno, dall’enfasi dei risultati della prima ondata, per meriti non certo
dell’assessore Coletto, al totale silenzio su ciò che è accaduto nella
seconda e ciò che continua a verificarsi nella terza ondata”.

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