I lavoratori del pubblico impigo sono scesi in piazza stamattina, per manifestare di fronte alla prefettura, in piazza Italia, contro la manovra finanziaria in fase di approvazione. La mobilitazione, organizzata da Cgil e Spi, parte dal principio che “la manovra toglie ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, non dà futuro ai giovani e fa pagare il costo ai soliti noti: le fasce più deboli del Paese”.
La Cgil ha definito “inaccettabili il taglio di 2,7 miliardi di euro alle pensioni più basse, la cancellazione del fondo per l’autosufficienza, gli 8 miliardi di euro sui depositi bancari dei titoli, la sforbiciata di 9 miliardi agli Enti locali con conseguenti ricadute sui servizi erogati ai cittadini”.
“No anche all’introduzione dei ticket sanitari, all’aumento dell’età pensionabile per le donne dei settori privati e alla crescita di tasse e tariffe regionali e comunali”, secondo il sindacato, che ha ribattezzato la “manovra tre I: Ipocrita, inefficace, iniqua”.
Lo sciopero odierno dei dipendenti pubblcii si concentrerà sulle ultime due ore di servizio, quando alcuni uffici pubblici potrebbero restare chiusi o presentare disagi all'utenza.