L’appello delle associazioni umbre dei pazienti oncologici: “Non fermare il percorso oncologico e l’attività chirurgica, perchè non si muore solo di Covid”
Un appello unitario per non fermare i percorsi oncologici.
Le associazioni umbre di pazienti oncologici si rivolgono ad una sola voce alle istituzioni regionali per ricordare come “non si muore di solo Covid”.
Un appello sottoscritto da: EUROPA DONNA UMBRIA delegazione di EUROPA DONNA ITALIA (AACC, ADOS, AUCC, Donne Insieme, LILT sez.Terni, OCC Orvieto Contro il Cancro, punto rosa 2.0 Donne, tumore al seno e dintorni, TernixTerni donna), AVANTI TUTTA, AVIS Perugia, CON NOI, LA LUMACA, LILT UMBRIA.
“La seconda ondata di questa emergenza sanitaria – sostengono le associazioni – impone a tutti noi una riflessione sulle criticità e sui ritardi che si sono accumulati sul fronte sanitario in Umbria. Bisogna far fronte con uno spirito di piena collaborazione ad una crisi non solo sanitaria, ma sociale ed economica senza precedenti dal Dopoguerra. Il nemico non è solo il Coronavirus”.
Animati da questo spirito e con l’obiettivo comune di dare un contributo alla salvaguardia della salute dei pazienti oncologici, le associazioni chiedono dunque alla Regione di “non fermare il percorso oncologico perché un ritardo in qualsiasi fase del percorso può cambiare il destino di una persona, può portare ad un cambiamento della prognosi”.
Inoltre si chiede di non fermare l’attività chirurgica oncologica. “Non lasciamo – è l’appello lanciato dalle associazioni – che una diagnosi precoce sia invalidata dalla riduzione delle sedute delle sale operatorie”.