Non è casuale che la giornata mondiale delle cardiopatie congenite coincida con la festività di San Valentino, protettore degli innamorati, e dunque del cuore.
La Cardiologia pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Perugia vanta una lunga tradizione nella diagnosi e trattamento delle cardiopatie infantili dall’età prenatale fino al giovane adulto. Un centro di eccellenza che si avvale del supporto dei volontari della AULCI (Associazione umbra per la lotta alla cardiopatie infantili) costituita 30 anni fa, che ha favorito la formazione di medici specialisti con l’attivazione di borse di studio e la collaborazione con l’Ospedale pediatrico Banbin Gesù di Roma.
“Nell’ultimo anno, grazie alla sinergia con la Terapia Intensiva Neonatale (UTIN) e la struttura di Cardiologia, è stato attivato un team per la drastica riduzione delle liste di attesa, che ha portato a raddoppiare le prestazioni, nel rispetto delle priorità assegnate dai pediatri di libera scelta”, assicura la dottoressa Stefania Troiani, direttrice dell’UTIN.
L’ambulatorio specialistico per le cardiopatie congenite o acquisite infantili, nel 2019, ha effettuato oltre 4.000 prestazioni tra visite specialistiche ed esami diagnostici strumentali.
In Umbria nascono circa 40 cardiopatici congeniti all’anno, patologie complesse che richiedono assistenza intensiva per tutta la vita. Da quando è stato attivato il servizio di cardiopatia pediatrica, i cardiopatici congeniti diventati adulti sono oltre 500.
“Le diagnosi precoci e le tecniche interventistiche e cardiochirurgiche hanno aumentato la sopravvivenza e la qualità di vita dei bambini cardiopatici – aggiunge Stefania Troiani. I risultati conseguiti sono il frutto di una attività congiunta, ed è mio obbligo condividerli con i colleghi cardiologi Tiziana Becchetti, Daniela Mezzetti, Maria Grazia Sardone, Ketty Sabino, Stefano Coiro, Gianluca Zingarini e Francesco Notaristefano del team della Cardiologia diretta da Claudio Cavallini e con Gianni Scalera e Paola Fiaschini della Radiologia, diretta da Michele Duranti”.