Muzzi saluta Foligno e si trasferisce a Campello. Annuncio choc della storica azienda dolciaria - Tuttoggi.info

Muzzi saluta Foligno e si trasferisce a Campello. Annuncio choc della storica azienda dolciaria

Redazione

Muzzi saluta Foligno e si trasferisce a Campello. Annuncio choc della storica azienda dolciaria

Mar, 17/04/2012 - 18:22

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di fabio muzzi

È nel 1795 che l’azienda dolciaria Muzzi ha iniziato a legare il proprio nome alla città di Foligno. Questo binomio si è stretto, fortificandosi, con il passare degli anni sino al giorno d’oggi. Il successo ottenuto alla fabbrica a livello nazionale ed internazionale ha fatto sì che Foligno fosse identificata come luogo d’origine degli squisiti dolci. Dopo oltre duecento anni di interrelazione tra la città e l’azienda, il binomio sta per sciogliersi. Contrariamente a quanto si sta verificando in questo momento di crisi, la scelta non ha a che vedere con la difficile situazione economica internazionale, l’azienda è in continua espansione sia a livello nazionale che internazionale, con esportazioni orientate soprattutto verso Australia, Canada, USA, Messico, Germania, Austria, Svizzera, Belgio e Svezia.

La polemica. Sulle motivazioni, nei giorni scorsi si è assistito ad un botta e risposta sulle pagine della carta stampata: da una parte il manager Filippo Muzzi ha dichiarato che il Comune di Foligno non si è impegnato abbastanza per far restare l’azienda sul territorio, mentre a Campello sul Clitunno “l’amministrazione ci ha fatto ponti d’oro”. Non si è fatta attendere la risposta del sindaco che il giorno seguente ha dichiarato “il Comune assegna le aree di sua proprietà con evidenza pubblica e mi risulta che non vi abbia partecipato. Premesso che ogni imprenditore è libero di fare le proprie scelte molti di loro delocalizzano le proprie aziende anche all’estero, lui ha scelto di portarla in un territorio vicino ma non si può attribuirne la responsabilità al Comune”.

Il marchio. Per fare luce sulla situazione e per avere un quadro più chiaro riguardo lo spostamento nella zona industriale di Campello, di fronte alla Umbra Olii, abbiamo chiesto al responsabile produzione della ditta. Il progetto di trasferimento prevede la chiusura del primo magazzino di Foligno a partire dal mese di giugno, periodo in cui la produzione si ferma, per poi ripartire a settembre nel nuovo stabilimento di Campello sul Clitunno. Si tratta di una prima fase che anticiperà il trasferimento completo. Con il cambio sede del magazzino, anche i circa 55 dipendenti impiegati in quella parte dell’azienda saranno delocalizzati a 15 km da Foligno. Nella città da dove tutto nacque e si consolidò, rimarrà, per il momento, il punto vendita, la produzione fresco (intesa come pasticceria fresca) e gli uffici amministrativi: per un totale di 10 impiegati. Uno degli obiettivi legati alla sede di Campello, sarà legato alla destagionalizzazione: l’azienda non interromperà la produzione nei mesi estivi, politica che ridurrà il numero di lavoratori assunti con contratti stagionali e aumenterà il numero degli assunti con contratti a lungo termine. Tra i vari aspetti da tenere in considerazione, quello probabilmente più significativo è legato al marchio Muzzi: per legge dovrà essere modificato, sostituendo dalla sede di produzione la città di Foligno con la città di Campello sul Clitunno. Alla città natale dello stabilimento resta, non si sa per quanto ancora, la magra consolazione di apparire come sede legale.
A posteriori per Foligno oltre all’amarezza e al danno d’immagine per aver perso uno dei simboli storici della città, rimarrà la consapevolezza più concreta di aver perso una possibile fonte occupazionale per i propri cittadini.

Intervista al sindaco di Campello. Grande soddisfazione quella espressa sul versante opposto: abbiamo intervistato telefonicamente il sindaco di Campello sul Clitunno, Paolo Pacifici. Il suo è un giudizio estremamente positivo “in un momento di difficoltà economica in quanto oltre all’insediamento, l’azienda farà un investimento importante sia come struttura che come nuove assunzioni”, prosegue poi il sindaco facendo un plauso a quest’impresa che, nonostante la crisi, riesce ad incrementare la produzione, allo stesso tempo, Pacifici sottolinea come “il lavoro fatto da Muzzi è di sostanziale recupero: l’azienda ha infatti rilevato un capannone già esistente utilizzando spazi costruiti in precedenza, adattandoli senza occupare nuova superficie, non intaccando l’equilibrio del territorio”. Quanto alla polemica sopra riportata comparsa sulla carta stampata, il sindaco Pacifici non ha espresso giudizi di merito, dichiarando soltanto che l’amministrazione di Campello “non ha fatto niente di più di quanto non fosse nelle proprie possibilità, incentivando l’azienda per le ragioni suddette, senza favoritismi e limitandosi a fare il proprio dovere”. In ultimo una domanda circa la frase apparsa secondo l’amministrazione di Campello avrebbe fatto ponti d’oro. “In realtà – spiega ancora il sindaco – la scarsa attenzione e autorevolezza che i cittadini stanno identificando con la politica, fa sembrare che chi fa il proprio lavoro, stia facendo ponti d’oro. Nella pratica non è stato applicato nessun trattamento differente rispetto agli altri: è stato fatto solo ciò che era nelle possibilità in senso di celerità nello sbrigamento delle pratiche, senza creare intralci. Forse può suonare straordinario, ma abbiamo fatto solo quanto dovrebbe suonare normale per un’amministrazione. Del resto, Muzzi non è la prima azienda che ha scelto di trasferirsi nella zona industriale di Campello, in precedenza ci sono stati altri esempi illustri come la Tecnomeccanica che aveva sede a Spoleto o il Comando della Forestale in precedenza situato a Trevi.”

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