A Cascia è stata una giornata convulsa dopo la notizia, anticipata da TO®, delle causa promossa dalla Cisl contro le suore del Moastero di Santa Rita per alcune presunte azioni discriminatorie compiute dalle stesse nei confronti di due lavoratrici madri. Le quali, stando alle accuse mosse dalle stesse ed accolte dalla Cisl e persino dalla Consigliera per le Pari Opportunità, attendono ora di poter essere reintegrate nel loro posto di lavoro a tempo pieno e non part-time come unilateralmente deciso dalle monache dopo che le due lavoratrici, mamme di altrettanti bambini piccoli, avevano chiesto di poter svolgere orari compatibili con le esigenze familiari. Persino la Consigliera Regionale per le Pari Opportunità ha preso posizione in difesa delle due che svolgono le mansioni una di organista, l’altra di cantante solista. Una vicenda che ha sollevato un vespaio di polemiche e che ha visto muoversi anche la politica. Da Cascia, infatti, si apprende che il consigliere regionale del Pdl, Fiammetta Modena, sta seguendo la vicenda e proprio questa mattina ha parlato al telefono con la Ministra per le Pari Opportunità Carfagna. Nessun commento dalle suore, come pure dal loro legale, l’avvocato Botti: “tra domani e dopodomani incontrerò la Badessa e valuteremo insieme la nostra posizione. Ora scusatemi, ci risentiamo lunedì prossimo”. Chi invece è disposta a parlare è una delle due lavoratrici “trovo il comportamento del monastero a dir poco incoerente anche alla luce del recente messaggio di Sua Santità Benedetto XVI che ha richiamato l’importanza del lavoro per la costruzione della famiglia. Noi il lavoro ce l’avevamo e abbiamo fatto sempre il nostro dovere. Poi ce l’hanno dimezzato, senza neanche dircelo, mettendo a repentaglio la nostra stessa tranquillità economica. E gli atteggiamenti sono peggiorati dopo che ci siamo iscritte al sindacato”. Nessun commento invece dall'Arcidiocesi di Spoleto-Norcia.
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