E’ stato arrestato, in esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere un pluripregiudicato di origine albanese che, nonostante la sua giovane età, gestiva un consistente giro di spaccio di cocaina nella zona di Assisi, con clienti a Bastia Umbra, Cannara, Foligno, Nocera Umbra, Bettona e Perugia.
Un giro spaventoso di clienti. Il 28enne albanese A.A., era già noto alle forze dell’ordine e nonostante la sua giovane età, ha alle spalle diversi arresti per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’albanese è ritornato da clandestino ad Assisi dove da tempo vive regolarmente la sua famiglia di origine. Il suo ritorno in Assisi è coinciso con la ripresa della sua attività di spaccio. Sono 11 i clienti cui sono state sequestrate dosi di cocaina e segnalati alla Prefettura quali assuntori di sostanza stupefacente cui si aggiundono più di altri 40 soggetti individuati nel corso delle indagini come clienti abituali dell’arrestato e anch’essi segnalati quali tossicodipendenti.
Mirco era il re dello spaccio. Quella emersa dall’attività d’indagine è stata l’esistenza di una vera e propria piazza di spaccio e di uso di cocaina, incardinata da anni nel territorio assisano, ben organizzata, con una clientela fidelizzata che aveva trovato nel giovane albanese un rifornitore in grado di soddisfare prontamente e con continuità ogni richiesta: padri di famiglia, giovani professionisti, imprenditori e persino nonni tra gli acquirenti. L’albanese, conosciuto nell’ambiente come “Mirco”, era solito concordare gli incontri con i clienti attraverso un’utenza telefonica “dedicata” che lo stesso cambiava con frequenza variabile proprio per ostacolare eventuali intercettazioni; la nuova utenza veniva comunicata ai clienti attraverso un sms dal nuovo numero. Al telefono lo spacciatore non parlava mai esplicitamente di droga né di dose o prezzo. Giungeva sul luogo degli appuntamenti a bordo di una auto non di sua proprietà e, abilissimo nel fare gli scambi, trasferiva le dosi da un grammo già confezionate con del cellophane blu che venivano nascoste all’interno di un incavo di una chiave da automobili. La chiave è stata ritrovata dagli agenti all’interno della sua camera da letto nella sua abitazione nel corso della perquisizione domiciliare effettuata al momento dell’arresto.
Con lo spaccio 500 euro al giorno. Dai recuperi di cocaina effettuati e dalle evidenze telefoniche acquisite è emerso il consistente giro di affari prodotto dall’albanese. Il ragazzo infatti effettuava in media 6 cessioni giornaliere, per un prezzo medio praticato per grammo di cocaina di circa 80 euro, raggiungendo un introito di circa 500 euro al giorno. Il percorso investigativo intrapreso dagli uomini dell’Ufficio Anticrimine assolutamente esaustivo ha portato il P.M. della Procura a richiedere al G.I.P.. di Perugia all’applicazione della misura custodiale in carcere per il giovane albanese per il quale si sono aperte così le porte del carcere di Capanne.