In Consiglio comunale l'assessore Carletti ha letto la "soluzione" prospettata dal settore Viabilità di Città di Castello, per cercare di scongiurare altri incidenti all'incrocio tra via Alfonsine e via Pieve delle Rose
La “mini rotonda” all’incrocio tra via Alfonsine e via Pieve delle Rose ha le ore contate. Il settore Viabilità del Comune di Città di Castello ha infatti deciso di ipotizzare la sua rimozione con l’installazione di uno spartitraffico centrale, per cercare di scongiurare i tanti incidenti avvenuti di recente e nel corso degli anni.
La risposta tecnica dell’ufficio è stata letta in Consiglio comunale dall’assessore ai Lavori pubblici Riccardo Carletti, in risposta all’interrogazione di Roberto Marinelli (lista civica Marinelli sindaco), per il quale tra le cause dei numerosi sinistri ci sarebbero anche la scarsa visibilità (dovuta soprattutto alla folta vegetazione della casa disabitata di via Pieve delle Rose) e l’altrettanto scarna presenza di segnaletica a terra “che rende anche difficile capire a chi spetta la precedenza”.
Dopo alcuni sopralluoghi è emerso che la pericolosità dell’incrocio sarebbe dovuta soprattutto alle immissioni in via Pieve delle Rose con svolta a sinistra (per chi viene dalle Graticole), che comportano la percorrenza di tre quarti di rotonda e il conseguente conflitto con chi transita su via Alfonsine in entrambi i sensi di marcia. Altri pericoli sorgono anche per chi percorre tutta via Pieve delle Rose da est a ovest, attraversando di fatto l’intero incrocio con le auto in arrivo da via Alfonsine.
La soluzione dello spartitraffico a centro carreggiata consentirà dunque la sola svolta a destra in uscita da Pieve delle Rose (verso Riosecco) e impedirà di fatto l’attraversamento dell’incrocio. Per immettersi in via Pieve delle Rose dalle corsie “opposte” di Via Alfonsine sarà obbligatorio fare inversione di marcia alla rotonda R. Franklin e a quella tra via Moncenisio e via Cadibona, equidistanti da questa intersezione. Qui sotto una foto del futuro incrocio e della nuova eventuale viabilità.
L’operazione sarà effettuabile con poche centinaia di euro di materiali – dissuasori in pvc riciclato – e messa in opera in economia da parte delle squadre operative comunali. Non sono ancora certi sia i tempi di smantellamento della mini rotonda sia quelli di installazione dello spartitraffico. L’assessore Carletti ha dichiarato in aula che “all’inizio, le rotatorie nelle varie zone della città, comportarono esponenziali riduzioni di incidenti. Oggi, probabilmente a causa delle cattive abitudini e della velocità degli automobilisti, qualcosa è cambiato“.