Maurizio Hanke è il nuovo coordinatore per Spoleto di Alternativa Popolare, il partito del sindaco-non sindaco Stefano Bandecchi (su cui pesa il parere di incompatibilità del Ministero dell’Interno).
La nomina, attesa già da qualche giorno, è arrivata ieri in redazione con una nota dell’avvocato Lorenzo Filippetti, coordinatore provinciale di Terni: “stimato professionista, Hanke ha svolto attività politica ed impegnato come consigliere comunale a Spoleto per oltre venti anni potrà con la sua esperienza e conoscenza del territorio, sviluppare al meglio la progettualità del nostro partito” scrive Filippetti.
Dunque il partito che fu di Angelino Alfano – in caduta libera se si pensa che solo sei anni fa vantava 26 deputati, 23 senatori e 1 europarlamentare; dallo scorso anno out da Montecitorio e Palazzo Madama – e che Bandecchi da coordinatore nazionale tenta di rilanciare, dopo Terni in cui ha vinto le recenti amministrative, allarga la sua sfera alla città del festival dopo le nomine su Perugia (Carlo Pacelli coordinatore del capoluogo di regione, Cristian Brutti coordinatore provinciale per Perugia).
Stona quindi che la nomina di Hanke arrivi da Terni. O forse no: nel disegno politico di AP, sarebbe “naturale” portare Spoleto sotto la provincia della città dell’acciaio. Argomento dibattuto da decenni e che vede anche qualche tiepido consenso tra l’elettorato.
Nei giorni scorsi proprio Hanke con una lettera aperta aveva invitato il consigliere comunale spoletino Giancarlo Cintioli (un passato tutto dal Pci al Pd fino all’espulsione del settembre di due anni fa e alla creazione della civica Insieme per Spoleto) a schierarsi dalla parte del movimento di Bandecchi.
La risposta di Cintioli, che i bene informati di Viale Trento e Trieste assicurano desidererebbe rientrare nel partito della Schlein, non si era fatta attendere “Spoleto con Terni? Se ne può parlare, ma solo in nome di un riequilibrio territoriale, non certo per dare spazio a populismi e qualunquismi, tematica che emerge puntualmente in prossimità di appuntamenti elettorali come anche quello recente per l’elezione a sindaco del comune di Terni”.
Per non parlare delle prossime elezioni regionali dell’autunno 2024, appuntamento sul quale tutti i partiti e liste sono all’opera già da mesi con strategie varie pur di ‘conquistare’ bacini elettorali.
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