“Dare una soluzione al problema rappresentato dai volatili e migliorare la fruibilità del loggiato Gildoni”. Queste sono le esigenze che i consiglieri del Pd Massimo Minciotti e Luciano Tavernelli sollevano con l’interpellanza presentata al sindaco Luciano Bacchetta sulla situazione di palazzo Bufalini.
“Quali sono le intenzioni dell’amministrazione comunale atte a promuovere interventi di pulizia, sanificazione e dissuasione finalizzati a eliminare la presenza di volatili?”. Questa la richiesta dei due esponenti di maggioranza, nel rappresentare l’incompatibilità delle condizioni attuali del loggiato con la presenza di presidi importanti come i vigili urbani e le sedi di alcune associazioni, ma anche di manifestazioni di carattere nazionale come la “Mostra del Fumetto”, la “Mostra del Libro Antico”, la “Mostra del Tartufo”, oltre che con la frequentazione abituale da parte dei cittadini.
Minciotti e Tavernelli sottopongono pertanto all’amministrazione la “necessità di procedere ad una accurata pulizia del guano prodotto dalle deiezioni dei volatili e alla rimozione delle nidificazioni degli stessi”, di “installare sistemi tecnologici avanzati e integrati per una completa risposta alle problematiche di igiene ambientale, al fine di impedire ai volatili la posa e, di conseguenza, la deiezione e la nidificazione” e di “procedere alla installazione di reti anti volatili, sia sul tetto in vetro attualmente completamente aperto, sia nelle porte di ingresso al loggiato, al fine di impedire, una volta completata la sanificazione, l’ingresso a qualsiasi tipo di volatile”.
Nell’osservare come “alcune soluzioni nel tempo siano già state valutate al fine di rendere inaccessibile l’ingresso ai volatili, causa dei principali problemi di inquinamento”, gli esponenti del Pd invitano a tenere presente che “la presenza dei volatili ‘urbanizzati’, piccioni e passeracei, è anche la causa di un aumento del rischio per affezioni trasmissibili all’uomo, con virus, batteri e parassiti”.
Alle questioni di natura igienica, i due consiglieri aggiungono anche quelle relative alla sorveglianza e alla protezione del loggiato, auspicando “la predisposizione di un altro cancello, per regolare l’ingresso ai bagni pubblici, completando il tutto con dispositivi di videosorveglianza, utili per controlli in genere e per tutelare meglio anche la sicurezza” e chiedendo di valutare “la completa chiusura, con porte in vetro automatiche, dell’intera struttura, al fine di rendere il loggiato vera vetrina del nostro centro storico e creare uno spazio più fruibile anche nei mesi freddi”.
“Vorremmo che l’attenzione non diminuisse intorno a questa importante struttura, che ha potenzialità inespresse per problemi soprattutto legati alla presenza di volatili”, concludono Minciotti e Tavernelli.