L'aggressione fuori da un albergo di Ponte San Giovanni al termine del concerto di Shiva, dopo 10 mesi emessa custodia cautelare per 3 uomini
Era finita con un 25enne ferito da alcune coltellate (fortunatamente di striscio) ad una mano ed al volto una lite che aveva riguardato alcuni membri dello staff del trapper Shiva (con il cantante completamente estraneo ai fatti) in occasione del suo concerto a Perugia, l’11 giugno 2023, in occasione del “Natura Music Festival”. Ora gli inquirenti hanno stretto il cerchio sugli aggressori, portando in carcere tre giovani (tutti italiani) residenti a Milano.
Nella mattinata odierna, infatti, i carabinieri della stazione di Perugia – Ponte San Giovanni e della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Perugia, con il supporto di militari del Comando provinciale di Milano, hanno eseguito nel capoluogo lombardo un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Perugia, nei confronti di 3 indagati, tutti milanesi e ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di rapina pluriaggravata, lesioni personali aggravate, minaccia e porto abusivo di armi bianche. Sarebbero infatti loro gli autori di quanto accaduto in un albergo di Ponte San Giovanni alla fine della manifestazione.
Gli approfondimenti investigativi – eseguiti mediante attività tecnica, l’escussione di persone informate sui fatti e attraverso riscontri incrociati tra i molteplici elementi indiziari raccolti, stando a quanto fa sapere la Procura della Repubblica di Perugia – hanno permesso di ricostruire quanto accaduto nella notte tra l’11 ed il 12 giugno dello scorso anno e di individuare i tre italiani, un 46enne e due 25enni, che avrebbero partecipato con ruolo di primo piano all’aggressione. Dei soggetti raggiunti dalla misura cautelare, due risultano pregiudicati e recidivi, mentre l’altro annovera numerosi precedenti di polizia.
Tutto ha avuto inizio nel pomeriggio dell’11 giugno, quando la vittima – un 25enne promotore di eventi musicali – ha prenotato due stanze della struttura ricettiva. Al personale dell’albergo aveva dichiarato di fare parte dello staff del noto artista trapper “Shiva” (estraneo ai fatti), che si sarebbe esibito quella stessa sera al “Natura Music Festival” di Perugia, nonché dell’organizzazione del concerto. Durante l’esibizione musicale, ci sarebbero stati i primi attriti tra la vittima ed il manager del cantante, con quest’ultimo che contestava al 25enne di far parte dello “staff’ e, pertanto, di avere diritto al pagamento del soggiorno.
Al termine dello spettacolo, nella hall dell’albergo, ci sarebbe quindi stato un diverbio tra la vittima ed alcuni membri dell’entourage dell’artista; in quella circostanza il 25enne, dopo essere stato portato con forza all’esterno, sarebbe stato aggredito da 5/6 persone, che, armate di almeno 2 coltelli, l’avrebbero picchiato e minacciato, impossessandosi così del portafoglio e del suo telefono cellulare. Durante la colluttazione la vittima era stata colpita di striscio con coltellate alla mano sinistra e allo zigomo destro, riportando lesioni che venivano refertate dal Pronto Soccorso dell’Ospedale di Perugia. Il giovane, riuscitosi a liberare dagli aggressori, aveva poi trovato rifugio all’interno dell’albergo, grazie al provvidenziale intervento del portiere di notte.
Le indagini hanno quindi portato ad identificare i presunti aggressori, con la Procura che ha chiesto ed ottenuto al gip l’applicazione di misure cautelari. Il giudice per le indagini cautelari, infatti, ha riscontrato la sussistenza di un grave quadro indiziario e cautelare in considerazione delle modalità della violenta aggressione perpetrata, originato per futili motivi, da un gruppo di soggetti armati ai danni di una sola persona. Il giudice, riscontrato il pericolo di reiterazione dei reati e l’evidente inidoneità di misure cautelari meno afflittive, ha emesso nei confronti degli indagati il provvedimento cui è stata data odierna esecuzione da parte dei militari dell’Arma, che hanno associato i destinatari alla casa circondariale di San Vittore a Milano. Contestualmente agli arresti, sono state eseguite perquisizioni domiciliari e informatiche che hanno consentito di sequestrare materiale probatorio, utile a suffragare le indagini condotte, e un coltello da sub.