La comunicazione fatta alla Regione da Trenitalia e RFI
Trenitalia e RFI hanno comunicato una nuova rimodulazione dei servizi per i passeggeri nelle tratte fra Foligno e Terni e tra Terni ed Orte, tratta interessata dai lavori di potenziamento sulla linea ferroviaria Orte – Falconara.
L’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche, si era attivato non appena sono stati pianificati gli indispensabili e importanti interventi sulla linea e aperto ben prima dell’avvio dei lavori un tavolo di confronto con Trenitalia e RFI, con una interlocuzione costante anche con il Coordinamento Comitati Pendolari e impegnando le migliori professionalità, al fine di individuare le migliori soluzioni tecniche per andare incontro alle esigenze dei pendolari e di tutti gli utenti del servizio ferroviario.
I servizi rimodulati
Questi i servizi rimodulati nelle varie tratte:
Tratta Foligno – Terni: 33 corse treno feriali tra Foligno e Terni sono sostituite da circa 40 collegamenti autobus sostitutivi (effettuati con circa 90 bus). Il trasbordo nelle stazioni di scambio viene garantito da oltre 30 risorse tra stazione e Control Room.
Tratta Terni – Orte: prevista una riduzione da due a un binario, senza possibilità di incrocio. In accordo con Regione e Coordinamento dei Comitati Pendolari umbri, si è escluso sin da subito l’opzione di spostare il 50% dei pendolari del bacino della bassa Umbria e del reatino su servizi bus nella tratta Terni – Orte sia per i maggiori tempi di viaggio sia per la necessità di un ulteriore trasbordo. Un treno percorre la tratta in 22’ un bus in 45’-60’ a seconda del numero delle fermate intermedie, cui bisognerebbe aggiungere un tempo di trasbordo di 5 -10 minuti.
Da lunedì 20 maggio, verrà confermato il servizio effettuato in gestione operativa sin dal 15 maggio: le partenze del mattino per Roma da Terni sono alle ore 5.30; alle 6.26; alle 6.57 (treno blues non ferma ad Orte) supportato alle 6.55 da bus per i viaggiatori diretti a Orte (Terni – Narni – Orte arrivo 7.45); alle ore 7.41, alle ore 8.24 (nuovo treno programmato per il periodo dell’interruzione).
Il nuovo orario di partenza del treno delle ore 6.26 con arrivo a Narni alle 6.33, a Orte alle 6.45 a Roma Tiburtina alle 7.23 e a Roma Termini alle 7.35 si propone di raccogliere le esigenze di mobilità di coloro che partivano alle ore 6.48 (22 minuti dopo) con il RV4565 e giungevano a Roma Termini alle ore 8.00. Questa soluzione comporta la limitazione ad Orte del primo treno da Roma – attualmente 15 viaggiatori – che viene sostituito con bus da Orte (6.40) a Terni (7.20), Spoleto (8.05) e Foligno (8.37).
I servizi invece da Foligno a Firenze o per Roma via Terontola non prevedono tratte in bus perché non interessati da lavori all’infrastruttura. Agli abbonati è stato concesso di viaggiare via Terontola in direzione Orte, Roma o Terni con il medesimo abbonamento senza maggiorazioni per il percorso più lungo.
I lavori
Venti milioni di euro di investimento vedono coinvolte circa 120 persone, tra dipendenti RFI e delle ditte appaltatrici. Verrà realizzata una galleria artificiale paramassi di 400 m e attività necessarie al completamento del raddoppio di binario tra Campello e Spoleto.
I benefici attesi per gli umbri e non solo sono significativi – rileva Trenitalia – sia in termini di regolarità del servizio che di programmazione dello stesso, potendo contare sia sull’innalzamento della velocità della linea, sin dalla fine dei lavori, che sulla possibilità di eliminare i tempi tecnici di incroci e precedenze sul nuovo tratto raddoppiato a seguito della sua attivazione.
La Regione assicura in una nota che che, tramite l’assessore Melasecche, continuerà a fare quanto di sua competenza, con la massima attenzione, fino al termine dei lavori, entro tre settimane, affinché si garantiscano i migliori servizi.
La Giunta regionale parla di “inaccettabili e strumentali critiche”, che “non tengono conto non solo dell’assoluta validità dei lavori in fase avanzata di realizzazione, dei rilevanti vantaggi in termini di sicurezza e maggiore puntualità, del potenziamento dell’intero sistema dei trasporti ferroviari”.