” Rivolgo un appello a tutte le forze di sinistra per costruire un programma comune in vista delle prossime elezioni amministrative. Sono anni che a Spoleto la sinistra è fuori da ogni responsabilità di governo con conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. In questi anni non c'è stato alcun intervento concreto a difesa del tessuto imprenditoriale, del lavoro e del sostegno ai redditi precari e più bassi. È mancata ogni politica attiva per lo sviluppo e la qualità della vita, mentre si sono realizzate devastanti operazioni “ambientali”. È notizia dell'ultima ora che un'altra importante azienda metalmeccanica non rinnovi i contratti a tempo e mette 80 operai in cassa integrazione, lavoratori che si aggiungono agli altri della Minerva e della Tecnocar. Di fronte alla crescenti difficoltà occorre rimettere al centro di ogni azione amministrativa le politiche concrete per il lavoro e l'occupazione, onde evitare che tutto si trasformi in una perdita del tessuto produttivo e di competitività del nostro territorio. Le nostre aree produttive sono diventate depositi di rottami. Anche le recenti decisioni di Trenitalia sono un ulteriore grido d'allarme sulle debolezze e sulla competizione di sistema. La città è colpita nel suo complesso al dilagante stato di crisi aziendale si sommano la chiusura di fabbriche che vantavano prestigiosi marchi produttivi. È in sofferenza il settore di primaria importanza per Spoleto, quello turistico culturale. I piani commerciali non hanno valorizzato la struttura locale ma drenato risorse a favore di pochi grandi gruppi con interessi estranei al nostro sviluppo. In questo quadro si inseriscono poi le scelte del prossimo piano pluriennale 2009-2011 le cui scelte riducono ulteriormente le risorse per investimenti e favoriscono la spesa corrente. Si riduce drasticamente l'intervento a sostegno dell'artigianato, della media impresa, del terziario e dei servizi. Gli operatori turistico commerciali andrebbero premiati solo per il fatto che ogni mattina alzano ancora la serranda e accendono le luci. Crescita e sviluppo, valori sempre cari alla sinistra che non consentono più di essere solo spettatori. Occorre allora un rinnovato slancio unitario per definire un nuovo programma di governo senza limitarsi a interventi parziali e di contenimento dei danni di una crisi “storica”. Va ripensato il nostro futuro con coraggio e rinnovamento, rimettendo in moto l'economia che non necessita di slogan propagandistici. Occorre costruire insieme un gruppo di lavoro “sulle cose da fare” e farlo in fretta, anziché assistere a un dibattito tutto interno e concentrato sui candidati a fare il sindaco. Anche la sinistra ha un compito da svolgere in questa città e deve farlo rimboccandosi le maniche per un futuro migliore e diverso. Solo così la città tutta ce ne sarà veramente grata”.
Giampiero Calabresi
Capogruppo dei Comunisti Italiani