Sessione di approfondimento- sabato 2 luglio ore 17.30, Palazzo Collicola. Saranno presenti Enrico Mascelloni e Sarenco, massimi esperti di arte africana contemporanea in Italia. Marco Luciano Ragno, economista, conoscitore e cultore dell’africa apre le porte della sua abitazione di via Salara Vecchia (n.8), all’artista senegalese Tita Mbaye e trasforma la sua casa nella location di una personale dell'artista. Dal 25 giugno al 10 luglio, dalle 16.30 alle 19.30 dal mercoledì alla domenica è possibile attraversare le stanze dell’appartamento e conoscere la particolare tecnica di Tita Mbaye che con un miscuglio di impasti vegetali e pigmenti naturali realizza opere plastiche di straordinaria bellezza ed originalità. La Mama Spoleto Open ha così ospitato questa particolare iniziativa con molto entusiasmo e con la stretta collaborazione del curatore Marco L. Ragno, ha previsto sabato pomeriggio alle 17.30 a palazzo Collicola, una sessione alla quale parteciperanno l’artista Tita Mbaye e i due massimi esperti in Italia di arte africana contemporanea, Enrico Mascelloni e il suo collega Sarenco. Per l'occasione verranno mostrate alcune opere fra quelle esposte nell'appartamento-atelier del curatore. “ Invito tutti a visitare il mio appartamento che gode in questi giorni di una particolare atmosfera – afferma il curatore Ragno- avere la possibilità di incontrare allo stesso tavolo esponenti come Mascelloni, Sarenco e Tita per parlare d’arte africana è un’occasione unica e per questo ringrazio tutti coloro che la hanno resa possibile”.
Difficile sintetizzare il percorso di Tita Mbaye, cultore delle epopee dinastiche e guerriere che ispirano la sua pittura, le sue sculture, i suoi assemblaggi. Nella pittura, gli impasti vegetali di prevalente tono ocra o terra di siena, da lui stesso sapientemente preparati, conferiscono uno spessore e insieme una luminosità ineguagliabili alle sue tele: evocazioni di riti animisti, giovani madri odame di Saint-Louis. Così Tita Mbaye, senza mai cadere nel folcloristico, trasmette con le sue opere un intenso afflato di africanità.
Tita Mbaye, al quale vengono affidati rilevanti incarichi come il frontone e la decorazione del nuovo Palazzo di Giustizia di Dakar, è internazionalmente riconosciuto ed ha esposto in Africa, negli USA e in vari paesi europei, tra cui l’Italia.