LA FONDAZIONE CARISPO PUBBLICA I "QUADERNI D'ARTE" - Tuttoggi.info

LA FONDAZIONE CARISPO PUBBLICA I “QUADERNI D'ARTE”

Redazione

LA FONDAZIONE CARISPO PUBBLICA I “QUADERNI D'ARTE”

Lun, 30/11/2009 - 16:56

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La Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, nell'ambito delle iniziative volte alla valorizzazione del patrimonio artistico locale e con lo scopo precipuo di evitarne la dispersione e l'allontanamento dalla città, ha curato da alcuni anni l'acquisizione di opere d'arte legate alla storia dell'arte spoletina e umbra.

La raccolta, che spazia dai dipinti alle sculture, ai disegni, alle cartoline d'epoca, comprende opere di arte medievale, moderna e contemporanea.

Per valorizzare la raccolta e per diffonderne la conoscenza a tutti coloro , studiosi, studenti o semplici visitatori, che vorranno farne tesoro per i loro studi e le loro ricerche, la Fondazione Carispo promuove la pubblicazione dei quaderni d'arte, il primo dei quali, dedicato a Leoncillo e ‘i sei di Spoleto', verrà presentato al pubblico il prossimo 2 dicembre alle ore 16.00 nella sede della Fondazione Carispo in via Felice Cavallotti, 6.

Interverranno, oltre a Pietro Raspi e a Bruno Toscano, Claudio Spadoni, direttore del Museo della città di Ravenna e Christian Caliandro, storico dell'Arte.

La raccolta d'arte contemporanea della Fondazione Carispo

L'ingresso della sede è dedicato all'artista spoletino più famoso in campo nazionale e internazionale, Leoncillo Leonardi , con una serie di opere scultoree e pittoriche che coprono tutto l'arco della sua produzione , a partire dai Candelieri, risalenti alla prima fase che giunge fino al periodo dell'immediato dopoguerra, passando attraverso il Cavallo, riferibile a quella breve stagione in cui l'artista spoletino si muove tra Espressionismo e Neo Cubismo, poi a seguire con le opere neocubiste, come Sportivo del 1948-50, I minatori, del 1952, I Dioscuri del 1950-53 e Studio per un pannello, ascrivibile ai primi anni Cinquanta, e Albero, appartenente alla parte finale della fase neocubista, per finire con Studio per corpo dolente, Senza titolo e Studi per S. Sebastiano, tutti riferibili agli anni dell'informale e collegabili con Corpo dolente e Le affinità patetiche esposte alla Galleria comunale d'arte moderna.

Considerando il ruolo di capofila assunto da Leoncillo negli anni Cinquanta e Sessanta e l'influenza del suo esempio anche a livello locale, la sala delle riunioni è stata dedicata al gruppo di artisti spoletini che nel corso degli anni '50 del secolo scorso approdarono all'informale ed ebbero un'importante fase di notorietà, in collegamento con il “premio Spoleto”, istituito nel 1953, e con il giovane critico d'arte, Francesco Arcangeli.

“I sei di Spoleto”, Giuseppe De Gregorio, Filippo Marignoli, Giannetto Orsini, Ugo Rambaldi, Piero Raspi e Bruno Toscano aderirono alle posizioni del critico bolognese e per alcuni anni una piccola città della provincia italiana ottenne il suo posto di rilievo nella grande temperie culturale che aveva investito l'Europa e gli Stati Uniti .

Le opere provengono, nei casi di Rambaldi, di Raspi e di Toscano, dalle collezioni private degli autori, mentre i dipinti di De Gregorio e di Marignoli facevano parte della raccolta di Fabio e Bruno Sargentini, che avevano ospitato più volte alcuni degli artisti spoletini presso la galleria L'Attico di Roma. Il quadro di Giannetto Orsini è stato ceduto, invece, in comodato gratuito dall'Azienda Sanitaria locale n. 3.

I dipinti sono stati scelti per le loro indubbie affinità e anche per la sostanziale vicinanza cronologica, che ne fa un gruppo di rara compattezza stilistica. Di Giuseppe De Gregorio è esposta l'opera Pittura n.1 del 1959, di Filippo Marignoli Impronta sul mare, sempre dello stesso anno, mentre Mattino di Giannetto Orsini è riferibile al periodo 1958-62; di Ugo Rambaldi è presente Profondità grigia del 1959, di Piero Raspi Tatuaggio cronico dello stesso anno e infine di Bruno Toscano Dopo l'estate del 1958.


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