Ethereum fornisce anche l'infrastruttura per una serie di altri progetti relativi alle criptovalute
Ethereum, la seconda più grande criptovaluta dopo il Bitcoin, è a soli “mesi” dallo spostamento della sua infrastruttura sottostante a un nuovo modello che taglierebbe le sue emissioni di carbonio del centuplo, ha annunciato il progetto.
Poiché Ethereum fornisce anche l’infrastruttura per una serie di altri progetti relativi alle criptovalute, comprese molte piattaforme di token non fungibili, il cambiamento potrebbe migliorare radicalmente l’efficienza energetica del settore.
In cosa consiste il cambiamento
Fondamentalmente, il piano prevede lo spostamento del modo in cui funziona la blockchain sottostante di Ethereum. Attualmente, Ethereum utilizza un sistema “proof-of-work”, come il modello utilizzato da Bitcoin e dalla maggior parte delle altre criptovalute.
La sicurezza del sistema nel suo complesso è garantita dal requisito che i membri brucino elettricità facendo calcoli complessi ma inutili, al fine di garantire che nessun singolo utente possa dominare il sistema.
Quando il passaggio sarà completo, Ethereum utilizzerà invece un modello chiamato “proof-of-stake”. In base a questo approccio, invece di assegnare responsabilità interne in base alla quantità di elettricità bruciata, il sistema assegna invece energia in base a quanto gli utenti esistenti di Ethereum già detengono, richiedendo loro di “puntare” una parte della loro valuta ogni volta che prendono una decisione .
Il passaggio al proof of stake è stato pianificato da diversi anni, con una serie di problemi, sia tecnici che organizzativi, che ne hanno ritardato l’attuazione. Ma ora, secondo Carl Beekhuizen, uno staff di ricerca e sviluppo presso la Fondazione Ethereum, che guida lo sviluppo sulla criptovaluta, il cambiamento sarà completo “nei prossimi mesi”.
I vantaggi del cambiamento
Laddove la rete Ethereum esistente utilizza circa 5,13 gigawatt di potenza – intorno al consumo del Perù – Beekhuizen stima che la rete scenderà a soli 2,62 megawatt dopo il passaggio. “Questo non è sulla scala di paesi, province o persino città, ma quella di una piccola città (circa 2.100 case americane)”.
I vantaggi aumentano insieme al valore della criptovaluta. “In PoW [proof-of-work]… all’aumentare del prezzo, in equilibrio aumenta anche l’energia consumata dalla rete. Sotto proof-of-stake, quando il prezzo di ETH [Ethereum] aumenta, aumenta anche la sicurezza della rete (il valore dell’ETH in gioco vale di più), ma il fabbisogno energetico rimane invariato “.
Quindi si può’ cominciare a investire per approfittare di questo cambiamento usando piattaforme come bitcoin trader. Per vedere se bitcoin trader funziona, si possono leggere le recensioni.
Sebbene il proof-of-work sia durato più di un decennio, è stato oggetto di crescenti critiche per le estreme richieste di risorse che impone alle criptovalute.
Bitcoin, ancora la più grande criptovaluta e senza piani avanzati per passare alla proof of stake, utilizza ogni anno la stessa quantità di energia dei Paesi Bassi e ha un’impronta di carbonio pari a quella del Portogallo, secondo le stime di Digiconomist.
Oltre a consumare grandi quantità di elettricità, il proof-of-work crea anche un’enorme richiesta di hardware per computer veloci. Ciò ha portato a carenze, sia a livello di consumo che a livello industriale.
Nvidia, che produce schede grafiche per i giocatori di PC che possono essere riproposte in un efficiente hardware di criptovaluta, ha persino iniziato a vendere versioni speciali dei suoi prodotti che sono artificialmente indebolite quando si tratta di eseguire il software di Ethereum su di esse, per cercare di mantenere un po mercato principale.
Anche se Bitcoin non segue Ethereum e si allontana presto dal proof-of-work, potrebbe esserci un’altra soluzione per l’utilizzo di energia del sistema: il prezzo del Bitcoin è crollato negli ultimi giorni e ora è del 40% in meno sui massimi storici, dopo giocatori potenti tra cui Cina ed Elon Musk hanno segnalato la loro insoddisfazione per la valuta.
