“Se il Governo dovesse adottare ulteriori provvedimenti restrittivi, sulla base dei dati del Cts, dovrà spiegarli ai cittadini ed alle categorie economiche. Perché la confusione crea danni. Non possiamo permetterci di fare la comunicazione a ridosso delle festività”. Questa la posizione che la presidente dell’Umbria, Donatella Tesei, ha espresso alla riunione tra il Governo e le Regioni in vista del prossimo provvedimento anti Covid che l’esecutivo si appresta a varare.
Zona rossa nazionale, i sacrifici fatti ed i ristori
Quanto all’ipotesi di una zona rossa nazionale, questa la posizione di Tesei: “Per quanto riguarda l’Umbria, stiamo registrando un calo dei positivi, la curva sta scendendo. Non neghiamo che i nostri ospedali sono ancora in sofferenza, anche se le percentuali sono più tranquillizzanti rispetto ai periodi di picco. Io sono per la coerenza e l’oggettività del messaggio: ho detto che qualunque misura il Governo intenda assumere, la dovrà spiegare molto bene. L’ultimo Dpcm ci ha portato a diverse colorazioni. Noi abbiamo fatto il nostro percorso e quando ho reputato necessario intervenire l’ho fatto con misure aggiuntive. Poi sono stati dati indirizzi ed azioni che oggi non si conciliano bene con un provvedimento da zona rossa per tutto il territorio nazionale. Ci era stato detto di fare sacrifici all’inizio per consentire alla nostra economia di ripartire, soprattutto quella legata al turismo. Nel caso di ulteriori limitazioni, ritengo che non possiamo permetterci di fare la relativa comunicazione a ridosso delle festività. E comunque a quel punto i ristori dovranno essere adeguati per compensare una eventuale chiusura non prevista, almeno per certe zone”.