La decisione in primo grado del giudice Fortunati
Un anno e otto mesi. L’uomo, che a ottobre 2019 aveva fatto irruzione presso la scuola di Sant’Eraclio con una finta bomba, frequentata dalla figlia, è stato condannato dal tribunale di Spoleto. La sentenza, per i reati di sequestro di persona, interruzione di pubblico servizio, violenza privata e procurato allarme, è arrivata dopo la richiesta del rito alternativo condizionato alla perizia psichiatrica sull’uomo. Esame, eseguito dal dottor Blasi, che ha riconosciuto un disturbo della personalità dell’uomo in grado di “scemare” la facoltà di intendere e di volere.
La sentenza di primo grado
Il pm Patrizia Mattei aveva chiesto due anni, ma il giudice Fortunati ha riconosciuto le attenuanti generiche, escludendo recidiva, l’aggravante della violenza assistita e riconosciuta la seminfermità. Una volta scontata la pena, per l’uomo ci sarà anche un anno di libertà vigilata. “Soddisfatti – spiega l’avvocato Daniela Mannaioli, legale della parte civile (in questo caso figlia e moglie) – volevamo che l’uomo si rendesse conto della gravità del fatto e del pregiudizio arrecato alla crescita della figlia“. “E’ stato un gesto eclatante, sconsiderato e sbagliato – ha detto l’avvocato Michele Morena, che assiste invece l’uomo – è stato compreso e ora si sottoporrà ad un percorso per riavvicinare la figlia“.