E’ finito agli arresti domiciliari, con l’applicazione anche del braccialetto elettronico, il papà di Foligno che nei giorni scorsi si era barricato nella scuola della figlia, a Sant’Eraclio, con una finta bomba, seminando il panico.
L’uomo, accusato di sequestro di persona, procurato allarme e interruzione di pubblico servizio, era stato fermato dalla polizia ma poi rilasciato, per dei cavilli burocratici. Ora, su richiesta della Procura di Spoleto, sono stati disposti per lui gli arresti domiciliari, con la particolare modalità di controllo del braccialetto elettronico. La misura cautelare a carico del 55enne è stata eseguita dagli ufficiali di polizia giudiziaria del commissariato di Foligno.
Tutto era iniziato il 9 ottobre scorso, quando l’uomo – che ha un procedimento penale parallelo per maltrattamenti in famiglia – si era barricato all’interno del complesso scolastico di Sant’Eraclio, che ospita elementari e medie. Dotato di una bomba finta, secondo quanto ricostruito, avrebbe voluto portare via sua figlia. La scuola era stata evacuata e grazie alla mediazione del procuratore capo Alessandro Cannevale l’uomo alla fine si era consegnato alle forze dell’ordine.
L’avvocato che difende l’ex moglie dell’uomo, aveva chiesto un divieto di avvicinamento a lei ed alla figlia. Mentre la Procura ha chiesto l’arresto, con il gip che, sulla base degli elementi raccolti, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare.