Incontro in Prefettura a Perugia con la Struttura di Missione Antimafia per i comuni umbri colpiti dal sisma del 2016. Si è svolta questa mattina, infatti, nella sede della Prefettura – Ufficio territoriale del Governo, una riunione, presieduta dal prefetto di Perugia, dottor Claudio Sgaraglia, con la Struttura di Missione, costituita presso il Ministero dell’Interno, che ha il compito di verificare la documentazione antimafia degli operatori economici impegnati nei lavori di ricostruzione dei Comuni colpiti dagli eventi sismici che si sono verificati a partire dal 24 agosto 2016.
Tale organismo è stato istituito subito dopo il terremoto, per assicurare lo svolgimento, in forma integrata e coordinata, di tutte le attività finalizzate alla prevenzione ed al contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’affidamento e nell’esecuzione dei contratti pubblici e di quelli privati che fruiscono di contribuzione pubblica connessi agli interventi per la ricostruzione.
In particolare, la menzionata struttura cura la tenuta dell’Anagrafe Antimafia degli Esecutori, a cui sono tenuti a richiedere l’iscrizione gli operatori economici interessati a partecipare alla ricostruzione.
Erano presenti il Capo di quella Struttura, prefetto dottor Carmine Valente, che ha anche il compito di coordinatore del Comitato di Coordinamento per l’Alta Sorveglianza delle Infrastrutture e degli insediamenti prioritari, i vertici territoriali delle Forze di Polizia, i rappresentanti del Gruppo Provinciale Interforze, costituito presso la Prefettura per i controlli antimafia, nonché la dirigente dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Perugia e funzionari del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche.
Nel corso dell’incontro, sono state evidenziate tutte le iniziativa istruttorie adottate al riguardo dalla Prefettura per accertare la possibilità di prevenire infiltrazioni da parte della criminalità organizzata nei Comuni della provincia di Perugia colpiti dal terremoto dell’anno 2016.
Nel corso del 2018, sono state 1.222 le imprese che hanno chiesto l’iscrizione nell’Anagrafe degli Esecutori, e nel corso dell’anno 2019, sono ad oggi 1.176 le istanze pervenute in tale ambito.
Particolare rilievo è stato dato anche agli accessi disposti dal Gruppo Provinciale Interforze presso i cantieri aperti per la ricostruzione, anche sotto il profilo della sicurezza del lavoro e della regolarità dei relativi contratti. E’ stata evidenziata infine la necessità di continuare a monitorare, con la massima attenzione le attività connesse alla ricostruzione, per prevenire ogni possibile tentativo di infiltrazione della criminalità organizzata.