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Incidenti sul lavoro / Nuova legge regionale contro le cadute dall'alto / Formazione, nuove norme e controlli

Redazione

Incidenti sul lavoro / Nuova legge regionale contro le cadute dall'alto / Formazione, nuove norme e controlli

Mar, 10/09/2013 - 16:54

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In Umbria il 25 per cento del totale dei decessi sul posto di lavoro avviene a causa di cadute. A tale proposito questa mattina è stata approvata all'unanimità dal consiglio regionale una proposta di legge che introduce per la prima volta in Umbria una normativa per prevenire le cadute dall'alto e da sfondamento. Una legge che non riguarderà soltanto le aziende ma anche i privati cittadini e comunque tutti coloro che per eseguire un'opera dovranno collocarsi ad oltre due metri di altezza. E quindi coloro che operano: nell'ambito dell'edilizia, dell'industria, dell'agricoltura, nonché dell'allestimento di strutture provvisorie per lo svolgimento di spettacoli teatrali, cinematografici,
musicali o per altre forme di intrattenimento.

Le novità. Tra gli strumenti previsti dal testo per fare fronte a questa emergenza, una forte campagna di prevenzione, la formazione di lavoratori e addetti alla progettazione, attività di controllo anche telematico e l'obbligatorietà di rendicontazione tecnica scritta e di misure di protezione quali l'ancoraggio permanente. La legge, di iniziativa della giunta regionale, è stata integrata con i suggerimenti tecnici contenuti in una analoga proposta di legge sul medesimo argomento presentata da Maria Rosi (Pdl).

Stefano Vinti. “La legge – ha spiegato l'assessore Stefano Vinti – mira a diffondere la cultura della prevenzione dei rischi di infortunio su tutte le attività che si svolgono in quota, anche quelle dei cittadini quando si espongono ad un'altezza superiore ai due metri. Le cifre dimostrano che, a fronte di una diminuzione del numero complessivo degli infortuni sul lavoro, non diminuisce il numero di quelli gravi, con prognosi superiori ai 40 giorni, evidenziando proprio l'incidenza di quelli causati da cadute dall'alto e da sfondamento. Il 67 per cento degli incidenti riguardano il settore delle costruzioni e il 10 per cento l'agricoltura, ma soprattutto – ha sottolineato Vinti – il 26 per cento dei casi sono dovuti a sfondamenti della copertura causati da assenza di protezioni e percorsi predefiniti, mentre nel 15 per cento dei casi le cause sono cadute da ponteggi o impalcature fisse”.

Attività formative. La Regione realizzerà attività formative rivolte ai lavoratori ed ai soggetti incaricati di assicurare in sede progettuale ed esecutiva l'adozione delle misure di sicurezza. Per estendere la cultura della prevenzione e la tutela della salute e della sicurezza saranno attuate campagne di informazione e comunicazione.

Nuove norme. I progetti relativi a interventi edilizi soggetti a permesso di costruire o a segnalazione certificata di inizio attività (Scia) riguardanti le coperture o le facciate ventilate prevederanno l'applicazione di misure di prevenzione e protezione, quali ad esempio sistemi di ancoraggio permanenti, che consentono lo svolgimento delle attività in quota, il transito e l'accesso in condizioni di sicurezza. Dovranno essere integrati da un elaborato tecnico che contenga le indicazioni progettuali, le prescrizioni tecniche, le certificazioni di conformità e quant'altro necessario ai fini della prevenzione e protezione dei rischi di caduta dall'alto. Tale elaborato dovrà essere aggiornato nel caso di interventi di modifica e deve essere messo a disposizione di coloro i quali successivamente svolgano ulteriori attività in quota. L'assenza o l'incompletezza dell'elaborato tecnico determina l'irricevibilità dell'istanza di permesso a costruire.

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