IN SCENA AL TEATRO NUOVO DI SPOLETO " CASA DI BAMBOLA" DI IBSEN - Tuttoggi.info

IN SCENA AL TEATRO NUOVO DI SPOLETO ” CASA DI BAMBOLA” DI IBSEN

Redazione

IN SCENA AL TEATRO NUOVO DI SPOLETO ” CASA DI BAMBOLA” DI IBSEN

Mer, 05/11/2008 - 13:54

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Il capolavoro di Ibsen Casa di bambola va in scena sabato 8 novembre, alle 21, al Teatro Nuovo di Spoleto e inaugura domenica 9 novembre, alle 21, la stagione di prosa del Teatro Comunale di Todi.

Protagonista la brava Lunetta Savino, attrice di affermata notorietà televisiva e cinematografica, affiancata da un cast di tutto rispetto formato da Paolo Bessegato, Riccardo Zinna, Salvatore Landolina, Carlina Torta e Rei Ota, diretti da Leo Muscato.

Lo spettacolo viene riallestito proprio a Spoleto, prima tappa di una lunga e sostanziosa tournèe, pertanto Lunetta Savino venerdì 7 novembre, alle 17, incontra il pubblico spoletino al Teatro Nuovo.

Prima di dedicarsi al repertorio del nuovo dramma moderno, Ibsen aveva scritto numerose opere di carattere nazionale. Erano opere ambientate in mondi fantastici, scritte in versi e musiche che valorizzavano le radici nordiche; attingevano alle saghe vichinghe, alle cronache, alle leggende e al folklore medievale. Calcavano uno spirito patriottico e per questo riscuotevano molto successo di pubblico. Ma il parere dei critici era molto altalenante. Quando – dodici anni dopo – porto in scena Una casa di bambola, ambientò la vicenda nel suo mondo contemporaneo. I personaggi rappresentati in palcoscenico, erano membri della piccola borghesia, quindi appartenenti allo stesso stato sociale degli spettatori seduti in platea. Solo che qui, i protagonisti non erano né eroi, né eroine. Né buoni, né cattivi. Né belli, né brutti. Solo uomini e donne immersi nelle proprie miserie quotidiane, centrati sulle loro necessità e frustrazioni; ma sempre attenti ad apparire migliori di quelli che si è, cercando di omologarsi ai dettami che “la società” impone. L'opera scandalizzò enormemente: per la prima volta la famiglia veniva presentata come un inferno domestico. Una cosa molto diffusa, ma di cui era meglio non parlarne. Molti drammaturghi, dopo di lui, si cimentarono con questo nuovo modo di concepire il teatro.

In Casa di bambola il personaggio di Nora ha una personalità complessa, dalle tante sfaccettature. In questa messa in scena ne viene sottolineata una in particolare: il suo continuo cambiamento d'umore e le reazioni che questo suscita in chi gli sta vicino. Nora infatti alterna con una certa ciclicità, momenti di sconforto in cui pensa al suicidio, a momenti di eccessivo ottimismo in cui mostra grande stima di sé, espansività, desiderio inusitato di seduzione, eccitamento intellettuale e artistico, e soprattutto un'iperattività confusa che mette a dura prova la pazienza di chi gli sta attorno. Spesso è logorroica, esaltata da quello che dice: pensa velocemente, e tutto le appare semplice e comprensibile, fino al punto di sottovalutare la realtà e irritarsi con chi la contraddice.

All'apertura del sipario, siamo alla vigilia di Natale. Tutto sembra trascorrere nella normale routine delle gioiose e divertenti “stranezze” di Nora. Nella sua iperattività ingiustificata, accende il televisore e alza eccessivamente il volume: una cartomante dà consigli a qualcuno. Dall'altra camera fa capolino il marito che si accorge subito dello stato euforico di sua moglie e dei guai che è andata a combinare in giro: spese inutili e superflue, regali improbabili per i figli, un nuovo alberello di Natale con tanto di luci colorate e festoni stravaganti. Il marito cerca di placare l'euforia della donna. Ma fa fatica. Il compito è reso ancora più difficile, da una visita tanto inaspettata, quanto inopportuna: una amica d'infanzia di Nora, appena tornata ad abitare in quella palazzina. Nora mostra il meglio della sua espansività. Dalla sua mente parte una fuga di idee che la fanno parlare a raffica, saltando da un argomento all'altro, dando l'impressione di essere la donna più felice e fortunata del mondo. La situazione si fa paradossale, e suo marito -imbarazzato e impotente – non sa più dove andare a nascondersi. Per fortuna passa di lì il dottore, un anziano signore che abita al piano di sopra che lo invita ad uscire. L'uomo ne approfitta, ed esce. Le due donne rimangono sole. L'amica – sulle prime, frastornata dall'euforia di Nora – riesce finalmente a parlare. Le racconta dei guai che ha passato, del matrimonio sfortunato, della recente morte del marito, e dei debiti che questo le ha lasciato. Ad un certo punto si sente citofonare. Nora va a rispondere. È uno che lavora col marito, uno di quelli candidati alla cassa integrazione. Uno poco raccomandabile, immischiato in giri strani, di pizzo, strozzinaggio. Roba del genere. Pare si sia fatto qualche anno di galera. Ma è una storia vecchia, quella. La storia nuova, invece, è che pure Nora, gli deve dei soldi. Tanti soldi. Troppi. E per averli ha firmato delle carte molto pericolose. Nessuno ne sa niente. Neppure suo marito…

Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell'Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222. E' possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell'Umbria http://www.teatrostabile.umbria.it/.


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