Unanimità in Terza Commissione regionale sull’iter da seguire per il Calendario venatorio generale
e sulla convocazione di audizioni con le associazioni venatorie, agricole e ambientaliste. Ma non sulla caccia al cinghiale e a cervidi e bovidi, atti sui quali l’opposizione si è astenuta, perché non sono state previste le audizioni richieste.
Il Calendario venatorio 2025-26, come noto, prevede l’apertura della stagione venatoria il 21 settembre, è stato già presentato alle associazioni interessate e segue le indicazioni tecnico scientifiche della Commissione europea.
Quanto agli atti atti relativi alla caccia al cinghiale e a cervidi e bovidi, i consiglieri di opposizione
si sono appunto astenuti perché non sono state previste audizioni a causa dei tempi molto
ristretti. Il dottor Michele Croce (Servizio Foreste, Montagna, Sistemi naturalistici e Faunistica-venatoria della regione Umbria) ha spiegato che la stagione per queste specie parte il primo giugno e il documento va pubblicato sul Bur in tempi rapidi, assicurando che non vi sono novità sostanziali rispetto al passato calendario per la caccia a cervidi e bovidi e anche per i cinghiali la Regione si è attenuta al rispetto delle indicazioni della Commissione europea e a quelle dell’Ispra. In merito a questi due distinti ambiti di caccia dunque vi è stato parere favorevole a maggioranza della Commissione: favorevoli i consiglieri Simonetti, Lisci, Proietti, Ricci e Tagliaferri, astenuti Pace, Giambartolomei e Romizi.