Se non si interviene subito, il fiume Topino rischia di esondare: è il grido d’allarme che lancia la sezione della Lega Nord di Foligno.
I leghisti folignati, attraverso un comunicato stampa, segnalano con preoccupazione frane lungo il corso d’acqua, detriti e rifiuti che via via ostacolano il regolare flusso, per non parlare di tronchi d’albero, fogliame e sterpaglie varie che hanno creato pericolose barriere.
I salviniani di Foligno hanno monitorato la situazione dall’area di Valtopina a Foligno, sino a Bevagna e Cannara.
Le segnalazioni sono arrivate direttamente dai cittadini – fanno sapere – che temono per la propria incolumità. Tra le zone a rischio, secondo la Lega Nord, ci sarebbe il centro storico di Foligno, Borroni, Tenne, il quartiere di Prato Smeraldo, viale Firenze, e le frazioni di Fiamenga e Maceratola.
“A quanto ci risulta, negli anni passati erano stati posti in essere dei progetti per la messa in sicurezza nel tratto da Foligno a Bevagna – scrivono – progetti approvati dalla Regione Umbria e per i quali erano stati stanziati 8.750.000 euro sino ad ora mai utilizzati. Che fine hanno fatto quei soldi”? Se lo chiedono i leghisti, ricordando che “la Valle Umbra Sud era stata riconosciuta dalla Protezione Civile e dall’Autorità del bacino del fiume Tevere, come l’area a maggior rischio idrogeologico dell’Umbria. Ma quel progetto sembra non aver prodotto nessuna azione concreta”.
“Cosa pensa di fare l’amministrazione comunale in merito”? Incalza la Lega Nord.