Il Tar dell’Umbria ha bocciato l’istanza d’urgenza con cui le Distillerie G. Di Lorenzo di Ponte Valleceppi chiedevano la sospensione dell’ordinanza con cui Regione Umbria, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale-Arpa Umbria, Azienda Unità Sanitaria Locale Umbria 1 hanno disposto la chiusura dell’impianto posto lungo il Tevere per sforamenti nelle emissioni.
L’azienda, nel ricorso, ha argomentato che la fase di controlavaggio dei filtri è da considerarsi di manutenzione e non di normale funzionamento dell’impianto, con le conseguenti valutazioni sulle emissioni.
L’azienda, inoltre, fa notare che il provvedimento di blocco della produzione sta comportando un danno irreparabile. Situazione che mette in apprensione le famiglie dei circa 50 dipendenti, diretti e dell’indotto.
D’altra parte, ci sono anche i residenti che temono le conseguenze delle emissioni nocive.
E proprio guardando a queste i giudici hanno respinto la richiesta di sospensiva per poter riprendere l’attività. Per il Tar, infatti, negli interessi in gioco tra azienda e residenti, è prevalente il rischio per la salute umana e la qualità dell’aria, ricordando anche che l’azienda era stata sollecitata ad intervenire per eliminare l’inconveniente.
Nel merito, la Camera di consiglio del Tar dell’Umbria si riunirà il 26 febbraio.