Il Festival dei 2 Mondi apre all’insegna del dramma femminile / Foto, guarda i vip - Tuttoggi.info

Il Festival dei 2 Mondi apre all’insegna del dramma femminile / Foto, guarda i vip

Carlo Ceraso

Il Festival dei 2 Mondi apre all’insegna del dramma femminile / Foto, guarda i vip

Doppia apertura di sipario per la Prima della 57ma edizione / Applausi a scena aperta per Ronconi al Melisso / Le cene di gala
Sab, 28/06/2014 - 16:26

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Sono state le splendide note di Berlioz e de “La morte di Cleopatre” ad aprire la 57ma edizione del Festival dei 2 Mondi, la settima stagione firmata dal direttore artistico Giorgio Ferrara. Ancora una volta è stato il Teatro “Menotti”, intitolato all’ideatore della kermesse internazionale, a far da cornice alla Prima che ha proposto un originale trittico di opere brevi di tre grandi compositori, solo all’apparenza distanti fra loro. Perché Spoleto, o meglio il geniale maestro Alessio Vlad, consigliere musicale di Ferrara, è riuscito a fondere le tre opere di Berlioz, Poulenc (La Dame de Montecarlo) e Schonberg (Erwartung) in uno spettacolo unico, dove lirica e drammaticità avvolgono a tal punto che solo la scenografia e le luci riescono a far respirare lo spettatore. Ad ‘unire’ i tre spartiti sono i cinque movimenti che ricalcano quelli della celebre Pastorale di Beethoven. Una scelta insolita, certo, più per addetti ai lavori ed amanti della drammaturgia, ma che il pubblico festivaliero ha saputo apprezzare. Davvero brave le protagoniste – Ketevan Kemoklidze (Cleopatre), Kathryn Harries (la giocatrice di Montecarlo) e Nadja Michale (Eine frau) – che hanno affrontato il palco sapendo sapientemente mixare la voce con la postura e la mimica facciale interpretando tre drammi al feminile, il ‘fil rouge’ di questa Prima. Impeccabile la direzione di John Axelrod supportato dall’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano che in questo tipo di interpretazioni musicali può vantare una invidiabile sicurezza esecutiva. Splendidi i costumi di Luisa Spinatelli (rimarrà negli annali della sartoria teatrale quello di Cleopatra); indovinata la scenografia e le luci di Laurent Berger che non ha fatto sentire l’assenza, dopo 4 anni, del premio Oscar Gianni Quaranta (nominato pochi giorni fa assessore alla cultura di Spoleto). In Erwartung, lo scenografo francese, ricostruisce fedelmente un bosco dove non mancherà il classico coup de théatre rappresentato dall’ingresso in scena di una fiammante spider cabrio.

I Vip – assenti le autorità governative, in sala c’erano molti nomi noti della politica e dello spettacolo. A fare gli onori di casa, insieme a Giorgio Ferrara, è stato il neosindaco Fabrizio Cardarelli che ha così incontrato per la prima volta la governatrice Catiuscia Marini accompagnata  dall’assessore regionale Fabrizio Bracco. Tra i presenti la viepresidente della Camera Marina Sereni, il Vice presidente della Corte costituzionale Luigi Mazzella, Franco Tatò con la moglie Sonia Roule, Marta Marzotto, Mario Lavezzi, Giuliano Ferrara, Corrado Augias, Dori Ghezzi, il professor Gianluca Brancadoro commissario di Bankitalia presso Bps, il prefetto Cardellicchio, il magistrato Antonio Marini, la presidente del Tribunale Emilia Bellina, il Capo dipartimento del Mibac Salvo Nastasi e i vertici di Casse dell’Umbria Bovi, Cianetti e Pompili. Presenti, e non poteva essere diversamente, i rappresentanti delle due istituzioni che più di tutti contribuiscono al successo del Festival, l’avvocato Sergio Zinni, presidente della Fondazione Cassa Risparmio Spoleto, e Carla Fendi della omonima Fondazione.

Di corsa al Caio – subito dopo la chiusura del sipario solo un centinaio di fortunati ha potuto assistere alla prima di Danza Macabra di Strindberg per la regia di Luca Ronconi che ha visto la partecipazione della incommensurabile Adriana Asti e di Giovanni Crippa. Ma anche di Giorgio Ferrara che, dopo le esperienze quale regista di opera lirica, si è cimentato nel ruolo di attore. Lo spettacolo è stato un successo e alla fine si sono contati più di cinque minuti di applausi.

Come ti cucino il Festival – sin dalle 21 le stradine del centro storico sono tornate a brulicare di persone e vip. A palazzo Collicola si è tenuta la cena offerta da Carla Fendi, unico evento mondano della serata. Cui si aggiunto quello offerto dalla Fondazione di Vittorio Sgarbi, tornato a Spoleto ma in qualità di ‘concorrente’ del festival con una mostra che ha già catturato l’attenzione della critica internazionale. Neanche a dirlo le due cene di gala sono state affidate alle sapienti mani degli chef Giovanna Tomassoni e Marco Saveri del San Lorenzo.

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