Incontro di sport e pace a Palazzo Donini quello di ieri pomeriggio per la presentazione della partita di calcio, che si svolgerà mercoledì 23 novembre alle 14:30 presso lo stadio Micaghelli di Santa Maria degli Angeli, tra la nazionale italiana Lega Pro e la Nazionale Olimpica Palestinese, dopo il match di andata tenutosi a giugno, durante il quale gli azzurri sono stati sconfitti con un bruciante 3-0.
La Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il Sindaco di Perugia Vladimiro Boccali, l’Assessore della Regione allo Sport e alla Cultura Fabrizio Bracco, il Presidente della Comitato Regionale Umbria della FIGC Luigi Repace, il padre francescano in missione in Israele Hibrahim Faltas, Francesco Ghirelli della Lega Pro e Jibril Rajqub, uomo politico palestinese, già capo della Sicurezza Preventiva Palestinese, l’apparato ufficiale di sicurezza dell’Autorità Nazionale Palestinese, hanno discusso della lunga tradizione umbra nell’esportazione della pace, e della necessità di porre fine alla guerra straziante che dilania da decenni Israele e la Palestina. L’evento è stato tanto significativo quanto importante, portatore di un messaggio di pace che “vuole abbattere un confine segnato da quel muro a Gerusalemme che divide una terra culla di civiltà”.
Così ha voluto esprimersi Catiuscia Marini, ricordando come la partita di calcio di mercoledì sarà solo una delle iniziative bilaterali tra il popolo umbro e quello palestinese per rinsaldare la cooperazione e lo sviluppo, e che tendono a coinvolgere anche lo stato israeliano, “oltrepassando divisioni, conflitti e le ferite che le numerose guerre hanno causato”. La Regione Umbria ha infatti già promosso alcuni accordi per l’insegnamento della lingua italiana ai palestinesi presso l’Università per Stranieri di Perugia, grazie anche all’intervento dell’ADISU (Agenzia per il Diritto allo Studio) e all’opera del suo Amministratore Unico, Maurizio Oliviero, presente all’incontro. “Le nostre sono relazioni antiche che hanno dato vita a progetti concreti. Lo sport e il calcio possono essere vettore di nuova coesione, ma il nostro è un lavoro che si svolge su più campi e mira a rafforzare le relazioni con il Medio Oriente”. Parole che sono state condivise dagli altri relatori, come dal Presidente Repace, il quale ha affermato che “è una grande casa quella che si vuole costruire, ma noi abbiamo messo una pietra per cercare di donare la pace dove tutti sogniamo che regni”. Altri i temi toccati, come il problema della scarsità dell’acqua nella Striscia di Gaza, o la scelta di Assisi, già tappa della famosa Marcia della Pace, per lo svolgimento della partita. Jabril Rajoub si è invece espresso a favore del sentimento italiano per la pace, e del “desiderio condiviso a livello internazionale per il riconoscimento dello stato palestinese. Tutti, sia gli israeliani che i palestinesi, devono vivere nel loro paese liberamente e lontani dalla sofferenza”. A conclusione dell’evento, i rappresentanti italiani e palestinesi si sono scambiati le targhe e le magliette in segno di un’amicizia rinsaldata, e la Presidente Marini ha voluto ricordare come “la tenacia umbra si distingua anche in questi eventi: basti pensare alla presenza in Israele dei preti francescani, dove da secoli difendono le loro chiese e i loro luoghi di culto”.
AleChi
Foto di Stefano Dottori