Katia Ricciarelli è arrivata a Spoleto sabato scorso (16 maggio 2015), accolta da un caloroso applauso in una Sala Ermini di Palazzo Ancaiani gremita di pubblico, per presentare il suo libro “Da donna a donna. Una vita melodrammatica”, accolta dal vicesindaco Maria Elena Bececco e Dario Pompili, presidente Associazione Amici di Spoleto promotrice dell’evento. Una confessione a cuore aperto condotta e stimolata da Giorgio Mulé, direttore di Panorama, nell’ambito dell’iniziativa “I mondi di Spoleto” con il sostegno di Fondazione CaRiSpo e Fondazione “Francesca, Valentina e Luigi Antonini”.
Per la celebre cantante lirica è stato dunque un ritorno nella città dove ha vissuto per anni e alla quale è rimasta legata. Tra luci e ombre. “Venni per la prima volta negli anni ottanta invitata al Festival da Gian Carlo Menotti – ha detto -, fu allora che decisi di comprare casa qui. Mia madre ci stava bene, immersa nel verde, con i miei cani. In quella casa è passato il mondo, da Zeffirelli a tanti altri. Poi, sono venuti a mancare tutti: mia madre, la madre del mio ex marito (Pippo Baudo ndr) e mille metri quadri di casa solo per me erano troppi”. L’occasione è buona anche per togliersi qualche sassolino dalle scarpe: “Quando abitavo a Spoleto le istituzioni mi hanno snobbata”, ha affermato.
Resta però un legame profondo con la città, come scrive anche nel suo libro. In cui ripercorre storie sentimentali, da quella con José Carreras a quella piena di risentimento con Pippo Baudo: “Su di lui preferisco sorvolare”, ha detto quando Mulé ha tentato di pungolarla sull’argomento. “Quel che è stato è stato – ha concluso Katia Ricciarelli – ora cerco solo serenità”. Alla fine dell’evento ha ricevuto in dono un suo ritratto dal fotografo Virgilio Massani. Mentre Giorgio Mulé le ha appuntato una spilla con il Teodelapio, simbolo di Spoleto candidata capitale italiana della cultura. “Tornerò per il prossimo Festival dei Due Mondi” ha promesso prima di partire per Venezia.
L’iniziativa “I mondi di Spoleto”, che nei mesi scorsi ha già visto come ospiti d’eccezione l’archeologo Valerio Massimo Manfredi e il giornalista e scrittore Salvo Sottile, è promossa dall’Associazione Amici di Spoleto, si avvale del patrocinio del Comune di Spoleto, del sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto e della Fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini. Introduce e modera gli incontri Giorgio Mulè, direttore di “Panorama”.