Giustizia: col Pnrr arrivano i rinforzi, anzi no

Giustizia: col Pnrr arrivano i rinforzi, anzi no

Massimo Sbardella

Giustizia: col Pnrr arrivano i rinforzi, anzi no

Dom, 23/01/2022 - 08:05

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Assunti 107 funzionari in supporto agli uffici per il processo, ma molti a casa per carenza di spazi | E intanto mancano i giudici e altri uffici sono scoperti

Tra i ritardi strutturali che l’Italia dovrebbe colmare attraverso i fondi del Pnrr ci sono anche quelli della giustizia lumaca. Gli obiettivi del Governo Draghi sono ambiziosi: riduzione dei tempi processuali del 40% nel civile e del 25% nel penale, oltre a una riduzione del 90% dell’arretrato civile.

Per raggiungerli, da quest’anno entrano in campo i nuovi addetti all’Ufficio per il processo: giovani dipendenti amministrativi, assunti appunto con il fondo del Pnrr, per due anni e mezzo.

In Umbria ne arriveranno dal 17 febbraio (in base alle assegnazioni fatte) 29 presso la Corte di Appello, 39 per il Tribunale di Perugia, 23 a Spoleto e 17 presso a Terni: un totale distrettuale di 107 nuovi funzionari.


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Il presidente D’Aprile: bene, ma i giudici?

Un arrivo salutato con soddisfazione anche dal presidente della Corte di Appello di Perugia, Mario Vincenzo D’Aprile, nel suo intervento in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario. Spiegando però come queste assunzioni non basteranno a snellire il lavoro degli uffici giudiziari. “E’ vero che questi funzionari avranno il compito precipuo di supportare i magistrati in tutte le loro attività (studio preliminare delle cause, ricerche giurisprudenziali, predisposizione di bozze di provvedimenti semplici ecc.) – ricorda il presidente D’Aprile – ma è anche vero che la fase decisionale dei processi, ovviamente, è di competenza specifica del magistrato ed è anche quella più delicata e impegnativa. Intendo dire, anzi ribadire anche in questa occasione di massima ufficialità, che è assolutamente indispensabile dotare gli uffici di tutti i magistrati previsti nelle piante 3 organiche, non essendo possibile illudersi che i nuovi funzionari, pur se molto numerosi, possano supplire alle carenze numeriche dei giudici“.

Le carenze tra i giudici

Solo per i tribunali ordinari, a Perugia sono scoperti 5 posti da giudice su 33; a Spoleto 4 sui 15 previsti in organico; un altro a Terni. Inoltre, è del tutto scoperta la pianta organica dei magistrati distrettuali giudicanti, a fronte dei tre posti previsti.

Il presidente D’Aprile ricorda con rammarico che “pur essendo trascorsi oltre due anni dall’istituzione delle ‘piante organiche flessibili distrettuali’, questa importante risorsa non è attualmente disponibile, non essendo stati ancora banditi i concorsi per la copertura dei posti vacanti (tre per questo distretto)”.

Il caso Spoleto

A Spoleto, a fronte di un aumento del territorio competente con la riforma delle circoscrizioni, manca un terzo dei giudici in un organico già carente, proprio perché non riparametrato. E non arriveranno a breve, dato che il concorso bandito per l’assegnazione di 3 posti è andato praticamente deserto, con una sola domanda rimasta dopo la revoca di tutte le altre. L’arrivo dei 23 funzionari di supporto, quindi, a poco potrà servire.

Gli Unep

Il presidente D’Aprile lamenta poi le criticità degli Uffici notificazioni e protesti (Unep). Dei 18 ufficiali giudiziari previsti dall’organico ne sono presenti solo uno a Perugia e uno a Terni. E dei 35 funzionari Unep, ne sono presenti solo 23.

“Mi chiedo – scrive il presidente D’Aprile – come mai ciò possa accadere, in un contesto in cui si stanno assumendo, per il nostro distretto, ben n. 107 funzionari addetti all’Ufficio per il processo. Non sarebbe stato più opportuno dotare gli Uffici per il processo di qualche dipendente in meno e, in compenso, a parità di spesa, assumere qualche funzionario UNEP per coprire parzialmente le piante organiche ampiamente sguarnite?”.

Uffici di sorveglianza sguarniti

Così come non sono stati previsti “rinforzi” per gli Uffici di sorveglianza. Un’altra attività fondamentale della giustizia, insieme alla parte giudicante. Ufficio che in Umbria ha competenza su quattro carceri (Perugia, Terni, Spoleto e Orvieto), anche con detenuti in regime di 41 bis.

I rinforzi? A casa

Ma neanche negli Uffici dove sono previsti rinforzi questi sembrano poter migliorare la situazione della giustizia. E non solo per le valutazioni manifestate dal presidente D’Aprile. L’apporto reale di questi giovani funzionari (tra le mansioni a cui sono destinati compare anche lo “studio facilitazione minuta sentenza“) non sembra essere così determinante. Tant’è che molti magistrati storcono la bocca. E così, complice l’emergenza Covid e la carenza di spazi, la prima destinazione dei nuovi arrivati sembra essere… la loro casa! Destinando loro i pc inizialmente previsti per i funzionari in smart working per garantire il giusto distanziamento negli uffici.

Gli errori di notifica

Il tutto mentre continuano ad essere rinviati processi per errori di notifica. I più frequenti dei quali risultano ancora la mancanza di qualche fotocopia nel fascicolo o l’errore nell’indirizzo di una delle parti (o del nome, specialmente se straniero). Ancora nel 2022, nell’era della cosiddetta transizione digitale richiamata anche nello stesso Pnrr. Tanto valeva, allora, assumere anche qualche impiegato in più per le fotocopie.

Insomma, almeno sulla Giustizia, pare proprio che i fondi europei del Pnrr non è che si stiano spendendo proprio al meglio.

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