GIOSTRA DELLA QUINTANA, PRESENTATO IL PALIO DI GIUGNO 2008 DI TINO STEFANONI (Photogallery) - Tuttoggi.info

GIOSTRA DELLA QUINTANA, PRESENTATO IL PALIO DI GIUGNO 2008 DI TINO STEFANONI (Photogallery)

Redazione

GIOSTRA DELLA QUINTANA, PRESENTATO IL PALIO DI GIUGNO 2008 DI TINO STEFANONI (Photogallery)

Ven, 30/05/2008 - 14:35

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Grande cerimonia in palazzo Candiotti per la presentazione del Palio di giugno. Oltre all'immancabile presenza del presidente dell'Ente Giostra Domenico Metelli, ha allietato tutti i presenti con la sua delicata bellezza Federica Moro, madrina della quintana ormai da diversi anni.Tra i rappresentanti della città il Vicario generale della diocesi mons. Giuseppe Bertini che ha rinnovato l'invito alla cittadinanza e ai vari rappresentanti della giostra a stringere un legame tra i rioni e le parrocchie. “Da sempre gli oratori – ha detto mons. Bertini – sono il punto di riferimento della società; avvicinare due realtà di questo tipo significa rafforzare i rapporti tra le persone, avviare un dialogo comunitario che porti ad una maggiore crescita aggregativa”.

Giovanni Carnevali, in veste di portavoce del sindaco (assente per altri impegni), ha ringraziato tutti i presenti e ha sottolineato l'importanza che la Quintana ha per la città e per la cittadinanza. Metelli a questo proposito ha ricordato l'impegno preso attraverso il progetto scuola, per avvicinare anche i più giovani a questa realtà cittadina. Una delle dimostrazioni di successo del progetto sarà visibile domani sera per le prove generali della gara al “Campo de li Giochi” dove è previsto l'arrivo di numerosissimi bambini. Il presidente dell'ente ha voluto ribadire che il suo obiettivo fino alla fine del mandato (che scadrà nel 2010) sarà di rafforzare la manifestazione, innanzi tutto in ambito locale e poi allargandosi sempre di più. “Non sono alla ricerca di continue novità per provocare lo stupore nella gente, – ha spiegato – voglio rendere la manifestazione il più solida possibile. Anche la splendida madrina – ha continuato – sarà confermata fino a fine mandato, non voglio cambiarla con il personaggio di moda del momento, tra lei e la Quintana si è creato un equilibrio e una sinergia che non va cambiata”.

Se per tanti l'amministrazione di Metelli non ha creato grandi problemi, per altri non sono mancati motivi per dissentire e tra i priori, c'è chi ha scelto di non sedersi allo stesso tavolo preferendo rimanere dall'altra parte, tra il pubblico. Solo alla fine è arrivata la presentazione dell'opera di Tino Stefanoni, fatta dall'avvocato e critico d'arte Italo Tomassoni. ” Il lavoro di Tino Stefanoni, – ha illustrato il critico -pur non appartenendo in senso stretto a quello dell'arte concettuale, di fatto si è sempre sviluppato nella stessa area di ricerca. Ha sempre guardato al mondo delle cose e degli oggetti del quotidiano, proponendoli nella loro più disarmante ovvietà, le immagini sostituiscono le parole. Il mondo delle cose resta l'unico segno tangibile dell'esistenza dell'uomo e l'unico spazio dove si possono creare l'arte e la bellezza, che non sono l'arte e la bellezza della natura. L'intenzione è quella di presentare le cose, più che rappresentarle, rivestendole di sottile ironia. Nei dipinti, dove i canoni della pittura classica sono volutamente esasperati, si rivela sempre il mondo delle cose che si carica naturalmente di significati metafisici”.

Il maestro, già autore del drappo del Palio dell'Assunta del 2006 (Siena), ha usato per lo stendardo folignate gli stessi principi. L'atmosfera è sempre quella della penombra, tesa ad un blu più scuro per l'opera della Quintana e invece della Madonna senese come figura chiara di spicco, ha usato dei piccoli e lontani puntini. In primo piano un' edificio caratterizzante la città, per Siena la Torre del Mangia ai piedi della quale si corre il palio, per Foligno la chiesa più antica della città, quella di Santa Maria Infraportas in uno stile che ricorda molto De Chirico. Per finire sul drappo senese spiccano dei nastri che riportano i simboli delle contrade, mentre sull'opera di Foligno il cielo è tagliato obliquamente da una lancia (strumento fondamentale per lo svolgimento della giostra a cavallo).Un'opera gradevole, più sobria e senz'altro meno trasgressiva e discutibile rispetto ad alcuni pali del passato che rispecchia totalmente lo stile e il rapporto che l'autore ha sviluppato con manifestazioni rievocative di tipo cavalleresco in maniera fin troppo evidente.

(Valentina Ballarani)


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