Cla.Bi.
Sono state 4.130 le donazioni di sangue effettuate nel 2012 da parte dei 2.650 donatori iscritti alla sezione Avis di Foligno. A tracciare il bilancio dell'attività è stato lo stesso presidente Emanuele Frasconi, nel corso di una conferenza stampa indetta questa mattina, svelando inoltre che nel corso dello scorso anno ci sono stati ben 246 nuovi donatori, nello specifico 141 uomini e 105 donne, di cui 27 stranieri con 16 donne e 11 uomini. Frasconi ha quindi annunciato le iniziative previste per il 60° anniversario della nascita dell'Avis folignate, avvenuta il 25 gennaio del1953. Il 26 gennaio è infatti in calendario la premiazione per 1.300 donatori, che si svolgerà all’Auditorium San Domenico. Tra questi, 106 riceveranno la benemerenza in oro per aver effttuato 50 donazioni o 40 donazioni e 20 anni di iscrizione; a 55 soci andrà la benemerenza in oro con rubino per 75 donazioni effettuate o 60 donazioni e 30 anni di iscrizione; per 19 benemerenza in oro con smeraldo per 100 donazioni effettuate o 80 donazioni e 40 anni di iscrizione. Saranno inoltre premiati i vincitori della nuova campagna promozionale 2013 per il quale è stato indetto un apposito concorso sul tema “Quando dono io sono” e “Avis e Quintana-Purosange vincente”. Doppio atto di generosità per l’Avis di Foligno, che devolverà una somma di denaro alla Caritas diocesana di Carpi, a sostegno della popolazione colpita dal sisma dello scorso maggio. Per la giornata del 27 gennaio è previsto un convegnosul tema “La risposta di Avis alle sfide in ambito socio-sanitario” che si svolgerà nella chiesa di San Paolo – in via del Roccolo – con una Santa Messa celebrata dal vescovo di Foligno, Monsignor Gualtiero Sigismondi. Oggi – a Palazzo Comunale – è stato ufficialmente presentato un opuscolo informativo – redatto in 9 lingue – sulla donazione di sangue, rivolto agli stranieri residenti a Foligno. L'assessore Rita Zampolini ha messo in evidenza l’importanza della rete tra le associazioni “anche per garantire l’integrazione sociale” mentre il sindaco Nando Mismetti ha sottolineato come “si fa comunità con piccoli gesti: è un modo per guardare insieme alle difficoltà che interessano il tessuto sociale”.