Festival, tripudio per Sir Pappano, Hannigan e Orchestra S. Cecilia | Foto

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Redazione

Festival, tripudio per Sir Pappano, Hannigan e Orchestra S. Cecilia | Foto

Lun, 11/07/2022 - 21:52

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Applausi per il Concerto che chiude il 65mo Festival dei 2 Mondi. I Vip in Piazza, i fuochi d'artificio e i rapporti con la politica locale

Cinque minuti di applausi tributati dagli spettatori di Piazza Duomo hanno salutato la 65ma edizione del Festival dei 2 Mondi conclusasi con lo straordinario concerto diretto da Sir Antonio Pappano con l’impeccabile orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia e la splendida voce di Barbara Hannigan voce solista di Knoxville: Summer of 1915, tra i più importanti e poco eseguiti lavori di Samuel Barber.

La seconda parte del Concerto è dedicata ad un altro celebre compositore americano, Aaron Copland e alla sua Sinfonia n. 3 (Molto moderato, Allegro molto, Andantino quasi allegretto, Molto deliberato). Se il primo movimento ricorda un inno annunciato dai cupi tromboni sui quali prende sempre più piede la forza dell’orchestra, nell’Allegro si ritrova l’America più selvaggia, quella raccontata dal cinema con i western, dove a farla da padrone è la melodia del flauto.

Il terzo movimento comincia in modo solenne per toccare le note di una melodia struggente, ancora il ritmo delle danze popolare e un’aria quasi fanciullesca che si conclude con una musica rigorosa. Preludio al Molto deliberato finale e alla comparsa della celebre Fanfare for the Common man che richiama il primo motivo in modo ancor più vigoroso.

E’ sulle note di Copland che Sir Pappano concede uno spettacolo nello spettacolo, guidando l’orchestra non solo con la bacchetta ma con tutto il corpo, quasi muovendo un passo di danza su ogni singola nota e strumento.

Dalla finestra cara al Maestro Menotti la sempre puntuale Maria Flora Monini non ha fatto mancare il mazzo di girasoli che tanto piacevano al Duca di Spoleto che con ogni probabilità avrebbe apprezzato la scaletta del Concerto di Gala.

La lezione di astrofisica e il Premio Carla Fendi

Subito dopo il lungo applauso è stata la volta del Premio Carla Fendi che quest’anno è andato ad una delle italiane più illustri, l’astrofisica Marica Branchesi ricevuto sul palco dal Sindaco Andrea Sisti, dalla presidente della benemerita fondazione “Carla Fendi”, Maria Teresa Venturini Fendi, dalla d.a. del Festival Monique Veaute e da Sir Pappano che ha consegnato il Premio e l’assegno che la docente universitaria ha destinato ai giovani ricercatori del Gran Sasso Science Institute. Per la rivista scientifica Nature la Branchesi è una delle 100 donne più influenti al mondo e le sue ricerche sulle onde gravitazionali potrebbero a breve svelare nuovi mondi nel campo dell’astrofisica.

E’ stata proprio la docente, originaria di Urbino, e che vanta nel suo curriculum l’aver collaborato a confermare sulle onde gravitazionali quanto ipotizzato 100 anni fa da Einstein e il prestigioso Breakthrough Prize (il premio fondato tra gli altri da Mark Zuckerberg, Yuri e Julia Miller, Jack Ma e e Sergey Brin), a tenere agli oltre duemila spettatori una sintetica quanto chiara lezione di astrofisica extragalattica osservativa e interpretativa.

In particolare la Branchesi ha ricordato di come 7 anni fa fu rilevata la prima onda, arrivata da 1,2 miliardi di anni, per la fusione di due buchi neri. Lo scorso anno, sempre in agosto, un altro segnale captato dai satelliti, probabilmente per la fusione di due stelle. “Siamo così in grado di capire come si formano gli elementi pesanti nell’Universo” ha detto dal palco di Piazza Duomo “la fusione di due stelle è in grado di produrre anche cento pianeti d’oro grandi come la nostra Terra”

VIP in Piazza

Tanti i vip presenti in piazza. A fare gli onori di casa il primo cittadino Sisti e la d.a. Veaute che hanno ricevuto tra gli altri il Capo dello Stato della Repubblica di San Marino, il Capitano Reggente Paolo Rondelli, la governatrice dell’Umbria Donatella Tesei, l’ambasciatrice del Canada Elissa Golberg, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale Serino, il Magnifico Rettore di Perugia Maurizio Oliviero, lo stilista e umanista Brunello Cucinelli, il Comandante delle Forze Operative Terrestri di Supporto Generale Massimo Scala.

E ancora i deputati umbri Valter Verini, Franco Zaffini, Stefano Lucidi, Giani Letta presidente dell’Accademia d’arte drammatica Silvio D’Amico, l’assessora regionale a bilancio, turismo e scuola Paola Agabiti.

Plauso alle Forze dell’Ordine

Un fragoroso applauso ha salutato il tradizionale spettacolo pirotecnico che, puntuale alla mezzanotte di ieri, ha concluso questa 65ma edizione del Festival dei 2 Mondi. L’ultimo sforzo per le forze dell’ordine che hanno vigilato sullo spettacolo e sulle migliaia di cittadini che si sono affacciati da vari punti della città per assistere ai fuochi.

E’ stata particolarmente dura per gli uomini e le donne in divisa mantenere sotto controllo questi 18 giorni di eventi, specie nei giorni in cui il caldo è stato insopportabile. A loro è arrivato il plauso della città per il lavoro svolto: Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato Polizia locale e Vigili del Fuoco hanno saputo garantire che tutta la kermesse scivolasse via in tranquillità.

Incontro con la politica, opposizione “attendiamo i fatti”

Questa mattina si è tenuto un incontro tra Sisti, Veaute e i capigruppo consigliari (presenti il presidente Marco Trippetti, la vicepresidente Maura Coltorti e i consiglieri Enzo Alleori, Diego Catanossi, Alessandra Dottarelli, Sergio Grifoni, Guerrino Lucentini e Paolo Piccioni) da settimane in allarme per la presunta commistione di ruoli della direttrice artistica del Festival che di RomaEuropa è anche presidente onorario.

A differenza dell’incarico che ricopro a Spoleto, questo (di Presidente onorario, n.d.r.) non è un ruolo operativo, quindi non assumo decisioni che possano far pensare ad un conflitto tra i due Festival che, ribadisco anche in questa sede, assolutamente non c’è” dice la d.a..

Sull’impiego delle maestranze spoletine è stato il sindaco e presidente della Fondazione ad affermare che “c’è stato un impiego importante delle professionalità che abbiamo nel nostro territorio e non avrebbe potuto essere altrimenti vista le capacità che la città esprime. Stesso discorso vale per le sarte che per il Festival rappresentano un patrimonio di conoscenza che non solo non va disperso, ma che abbiamo il dovere di valorizzare anno dopo anno”.

Confermato anche un rafforzamento in futuro dei rapporti tra Festival dei Due Mondi e Teatro Lirico Sperimentale (auspicio invocato da sempre ma mai concretamente realizzato). Ad incalzare la Veaute, tra gli altri, i capigruppo Sergio Grifoni e Alessandra Dottarelli. Il primo si è fatto confermare che non vi sono interferenze di ruoli tra lo staff del Festival e di RomaEuropa, la consigliera invece ha posto l’accento sulla realizzazione della tribuna della Madonna della Stella, secondo alcuni fatto realizzare da fuori, ma anche su questo la Veaute è stata lapidaria: “è stato realizzato a Spoleto”. Anche se la vera partita si giocherà a partire dall’annunciata modifica allo Statuto del Festival.

(C.C.)

© Riproduzione riservata

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