Culi abbondanti e tette al vento a riempire il palco, costumi e paillettes ad illuminarlo, musica ora smielata, ora rock a cullare i gesti sensuali delle protagoniste: sono gli ingredienti con cui le burrose protagoniste del Cabaret New Burlesque stanno conquistando il Festival dei 2 Mondi. Tutto esaurito anche ieri sera al Caio Melisso, dove è tornato a vedere le provocanti soubrette americane lo stesso Giorgio Ferrara, accompagnando il fratello Giuliano (i due si sono divertiti moltissimo). Rispuntata ieri sera per l'occasione la “sintomatica” giacca rosa, segno evidente del successo dello spettacolo nella programmazione festivaliera.
La prima apparizione in Italia della Compagnia, che ha ispirato il film Tourneé, risale al 2007 a Napoli, quando in Italia l’arte del burlesque non era ancora esplosa (oggi si contano anche dei veri e propri corsi per casalinghe in quel di Roma). A presentare lo spettacolo c’è la poliedrica Kitten on the Keys, pianista e cantante che manda in visibilio il pubblico quando intona “Geriatric punk rock”. Occhi puntati su Mimì Le Meaux, assurta a donna immagine di questa 54ma edizione del Festival (i manifesti dello spettacolo sono stati i più apprezzati), la splendida Evie Lovelle (una sorta di Jessica Rabbitt dai capelli castani) e ancora Dirty Martini (Miss Exotic 2004) e Julie Atlas Muz. Lo spettacolo non lascia a digiuno neanche i sensi del gentil sesso, di cui ‘si prende cura’ il camaleontico Roky Roulette, un pò meno di un Bronzo di Riace a stelle e strisce con tanto di cavallo a molla, a ricordare i tempi del Far West.
Più che al Melisso – Spazio Carla Fendi sembra all’improvviso di stare in un saloon, con il pubblico che incita le ragazze con applausi, fischi e urla. Da non credere. Scene dell’altro mondo nel foyer, alla fine dello show. Kitten e le altre si prestano alle foto del pubblico, vendono le loro immagini con dedica, copricapezzoli e lustrini. Il Festival si è preso ‘burla’ del Festival. E c’è riuscito in pieno, grazie alla felice intuizione del d.a. Ferrara che con questo spettacolo ha saputo mixare esigenze commerciali a quelle artistiche, sacro e profano, com’era successo pochi giorni orsono con la messa in scena di “Giuliett’E Romeo M’Engolfi L’core, Amore” in dialetto perugino con uno strepitoso Timi. Quando si ha da aprire i sipari per tre settimane ci può pure stare uno “strappo”, anche due, per alleggerire la sacralità della kermesse. Con Burlesque Giorgio Ferrara presenta così un altro lato delle donne: dopo la battagliera Fallaci, la diplomatica Jotti, la capricciosa Amelia, è ora la volta della sensualità da avanspettacolo di Mimì & Co.. Che replicheranno lo spettacolo fino a sabato sera.
(Carlo Ceraso)
© Riproduzione riservata
