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FESTIVAL, ANCHE SINDACATO E ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA APPOGGIANO LA PROPOSTA DELLA SOCIETA' CIVILE. AGGIORNAMENTO

Redazione

FESTIVAL, ANCHE SINDACATO E ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA APPOGGIANO LA PROPOSTA DELLA SOCIETA' CIVILE. AGGIORNAMENTO

Ven, 02/11/2007 - 14:28

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“Le dichiarazioni del Ministero Rutelli sono molto positive e rassicuranti”. Inizia così una nota congiunta diffusa da Confesercenti Spoleto, Cofcommercio Spoleto, CNA Spoleto, Confartigianato Spoleto, CGIL Spoleto dopo quella diramata dalla società civile.”Sono mesi – continua la nota – che l'Amministrazione comunale e la Fondazione Festival lavorano per trovare una soluzione che restituisca al Festival dei Due Mondi il prestigio ed il ruolo che la manifestazione ha avuto in passato. Con correttezza e coerenza le varie componenti della città sono state sempre informate ed ascoltate.In questi mesi dall'Assemblea della Fondazione e dalle Associazioni di categoria cittadine sono venute indicazioni chiare e sostanzialmente univoche. E' essenziale, infatti, per il futuro della città e per la sua crescita culturale, turistica ed economica porre rimedio all'attuale situazione del Festival. Il momento che viviamo impone decisioni chiare e coraggiose; possibilmente, come tutti noi auspichiamo, con l'accordo e il coinvolgimento della famiglia Menotti, ma senza cedimenti e concessioni irragionevoli.Dati oggettivi e numeri dimostrano la crisi che vive il Festival: la diminuzione degli spettatori e degli sponsor, il giudizio dei critici, la sempre più scarsa attenzione dei mass media nazionali. Come se non bastasse, dopo il risanamento dei conti avvenuto alla fine degli anni '80, con il concorso determinante delle istituzioni locali e gli anni d'oro in cui il Festival fu capace di coniugare il successo artistico con gli avanzi di amministrazione, sono ormai anni che il bilancio della manifestazione chiude in perdita. La spirale negativa, quindi riguarda sia la qualità artistica, sia la capacità di attrazione di spettatori e turisti, sia il risultato economico, arrivato ad evidenziare alcuni milioni di Euro di debiti.La cinquantesima edizione del Festival, che doveva essere un momento di celebrazione e di successo, è stata invece tormentata da polemiche e da un umiliante strascico di situazioni debitorie nei confronti delle maestranze dei fornitori anche locali che, ormai da tempo, fanno fatica a ricevere quanto è loro dovuto. Tutto ciò ci porta a dire con fermezza che serve una svolta decisiva ed un salto di qualità sia nella direzione manageriale che nella direzione artistica del festival.Ovviamente non si devono dimenticare i meriti e la geniale azione del Maestro Giancarlo Menotti. Anzi, è proprio il profondo affetto e l'eterna riconoscenza che la città con tutti i suoi abitanti hanno nei suoi confronti, che ci spinge a chiedere un deciso cambiamento nella gestione del Festival, per evitare che la sua creatura perda il valore che era stato dato da lui all'inizio della manifestazione ed inoltre per garantire che la sua memoria sia onorata e la sua opera valorizzata.Sapere, dunque, che il Ministro Rutelli sia determinato a rilanciare il Festival, e che lo consideri patrimonio della cultura nazionale, ci è di grande conforto. Siamo, quindi, certi che con il suo fattivo intervento gli sforzi che la Fondazione Festival che ha sempre auspicato l'intervento del Ministro, ha portato avanti a nome dell'intera Città, potranno finalmente avere successo e far si che il binomio Festival – Spoleto tornino ad essere protagonisti di primo piano della cultura e dello spettacolo nello scenario nazionale e internazionale”.

Di seguito invece la nota diffusa dalla società civile.

Abbiamo letto con vivo interesse la nota dell'On. Ministro Rutelli sulla questione del Festival di Spoleto in cui si parla di ultimatum rivolto alla Fondazione, all'Associazione ed al Comune per giungere ad un accordo sulla gestione dei Festival che verranno. Subito dopo, come un'eco mediatica, alla quale assistiamo da molti, troppi anni, sono comparse le risposte, le puntualizzazioni, gli auspici…. e tutti intorno al capezzale del malato ad elargire “consigli”, prendere ancora tempo in nome della continuità; allora ci sentiamo in dovere di aggiungere qualcosa: Tutti quelli che hanno vissuto il Festival sanno che è alla fine della parabola, e che, come è successo ad altre manifestazioni di pari dignità ed importanza in Europa, va rifondato; non si rinneghino le linee guida che hanno fatto di Spoleto un caso unico al mondo, ma si dia di nuovo la possibilità di esprimere il livello di cultura che al Festival compete. Non vogliamo parlare del passato, ma del futuro e nel futuro non vediamo una struttura privata, ma una struttura pubblica ed al passo con i tempi, manageriale per la parte amministrativa e con nomi importanti per la parte artistica. Pensiamo ad un Manager per la gestione dei fondi, in grado di esporre un bilancio trasparente, di attrarre sponsor privati, di pianificare l'attività con uno o due anni di anticipo(sono oramai anni che il programma viene reso pubblico o addirittura si costruisce nelle ultime ore), in grado di scegliere uno o più direttori artistici con libertà, secondo un disegno chiaro, svincolato dagli interessi privati.

Il marchio Spoleto è veramente diffuso nel mondo e per questo possiamo ringraziare il Fondatore Giancarlo Menotti, con il suo spessore, la sua sensibilità estetica, la capacità di coagulare intorno al Festival artisti diversi, l'abilità nell'attrarre fondi e tutto ciò che ci ha insegnato e regalato; peraltro sono da menzionare le figure politiche di amministratori lungimiranti che, pur sostenendo il Festival e diventandone garanti, si sono tenute quasi in disparte, in un'epoca nella quale non era così importante la “visibilità”, ed hanno lasciato fermentare e maturare le figure professionali ed artistiche che si sono avvicendate negli anni.

Al Presidente della giunta Regionale chiediamo uno sforzo della Regione stessa, perchè Spoleto non perda la sua identità di Città a vocazione artistica e culturale.

Al Sindaco chiediamo di sostenere con tutte le sue forze il rinnovamento e di ascoltare la disperazione delle maestranze, lo scoramento degli intellettuali con in testa l'Assessore alla Cultura, delle Associazioni Culturali, facendo quadrato con la parte produttiva della Città.

Auspichiamo quindi che il Ministro intervenga, aldilà delle logiche di parte, e si faccia carico di dare una NUOVA guida manageriale, nonché i mezzi al Festival per tornare ad essere un laboratorio di Pensiero nell'Arte, nella Scienza, nella Politica e in tutte le forme di espressione dei Popoli del Mondo. L'ultimatum è scaduto, che ci si metta al lavoro!

Florindo di Paolo

G-Bang s.r.l.

Amici di Spoleto

Coop Sistema Museo

Pro Loco di Spoleto

Associazione Teodelapio

Event by Event

Viaggiatori sulla Flaminia

Associazione di BioEtica

Donne Ambiente

Kronos Umbria

Associazione Piazza Duomo

Rotary Club Spoleto

Ass. Cult. Musikè

Ass. Cult. Polvani

…e tutti coloro che vorranno aggiungersi.


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